Profughi ucraini, mille nel Piacentino. Solo 40 sono vaccinati contro il Covid
19 Marzo 2022 17:28
L’ondata di profughi ucraini sul nostro territorio non si ferma e ieri ha toccato quota mille arrivi. Così anche il sistema di accoglienza è chiamato ad adeguarsi alle molteplici esigenze di cui hanno bisogno: alloggi, forniture di viveri, copertura sanitaria, inserimento scolastico. Senza dimenticare la solidarietà sotto forma di invio di generi di prima necessità verso le zone più colpite dalla guerra.
Ieri mattina Anpas, nel piazzale dietro la questura di viale Malta, ha montato una struttura da campo adiacente alla casetta-ambulatorio per i tamponi sempre allestita da Anpas e acquistata tempo fa su impulso di Editoriale Libertà.
“Gli arrivi continuano a ritmo incessante – spiega il presidente Paolo Rebecchi – questo è stato un modo per portare più comfort alla gente che, dopo aver ottenuto la documentazione dalla questura, attende prima di sottoporsi al tampone”.
Associazioni, istituzioni e azienda sanitaria locale lavorano in sinergia per cercare di garantire anche la copertura vaccinale ai nuovi arrivati. E qui le difficoltà non mancano. Lo dicono i numeri aggiornati a giovedì: dei 964 profughi, solo 40 hanno accettato di sottoporsi al vaccino anti-Covid. Tutti gli altri avrebbero al momento rifiutato. Così come diverse madri si sarebbero finora piuttosto refrattarie alle vaccinazioni di base per i loro figli. Fatto, questo, che starebbe complicando l’inserimento scolastico.
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