Integrazione tra comunità piacentina e ucraina con il Murale per la pace
01 Aprile 2022 17:11
Un murale della pace sarà realizzato nella mattinata di sabato 2 aprile nel cortile interno della sede dell’Anagrafe comunale di viale Beverora a Piacenza, ad opera di Giulia e Lucas, che vista l’emergenza che ha travolto il popolo ucraino hanno deciso di mettere a disposizione la loro creatività e il loro tempo per progettare un murale dedicato alla Pace in Ucraina. Il gruppo locale di Amnesty International ha appoggiato l’iniziativa che, come ricordano gli organizzatori, è di integrazione tra la comunità piacentina e quella ucraina, nell’auspicio di sensibilizzare anche alle raccolte di fondi e beni di prima necessità che, grazie alle diverse iniziative in corso sul territorio, hanno l’obiettivo di sostenere le persone così duramente colpite dall’emergenza.
Il progetto Unpodicolores nasce nel 2020 da Giulia e Lucas, che iniziano dipingendo a Piacenza alcune edicole durante la pandemia. Cercano di trasmettere la loro passione per la pittura all’interno di spazi pubblici, centri educativi e di aggregazione giovanile attraverso la realizzazione di murales “partecipati” creando muri colorati in cui ragazzi e adulti possono esprimersi e perché tutti hanno qualcosa da raccontare e da condividere. Lo spirito del murale partecipato è proprio quello di condividere la propria creatività in uno spazio rendendosi parte del progetto e dipingendo insieme agli artisti.
“Un murale per la pace – sottolinea a questo proposito l’assessore alla Partecipazione Luca Zandonella – con il coinvolgimento attivo della comunità ucraina presente a Piacenza, è un messaggio simbolico di grande valore e importanza: l’Amministrazione comunale non può che essere orgogliosa e partecipe di questa iniziativa, mettendo a disposizione un muro, quello adiacente alla sede di viale Beverora, di grande passaggio. Dare visibilità a quest’opera, per la quale ringrazio Amnesty International e il progetto “Unpodicolores”, significa contribuire a rilanciare da Piacenza un segno prezioso di speranza e di umanità”.
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