Alberi in memoria dei sette fratelli Cervi: “Esempio di scelta di amore per la libertà”
27 Aprile 2022 05:01
Uno dei sette alberi piantati a Castel San Giovanni in memoria dei fratelli Cervi era morto. In occasione delle celebrazioni per la festa della Liberazione, quell’albero è stato ripiantato. Si è trattato di un piccolo ma significativo gesto per ricucire un altro lembo di memoria collettiva e ridare dignità al ricordo di quei sette fratelli innamorati della libertà e per questo uccisi a colpi di fucile il 28 dicembre del 1943 nel Poligono di Tiro di Reggio Emilia. Vennero uccisi per non essersi piegati al regime fascista. Si chiamavano Gelindo, Antenore, Aldo, Ferdinando, Agostino, Ovidio, Ettore. In occasione della cerimonia a cui hanno preso parte anche gli studenti delle scuole superiori e alunni delle scuole medie, quei nomi sono stati scritti a penna su alcune fascette tricolori e attaccate ad ognuno dei sette alberi.
“A breve – ha promesso il sindaco Lucia Fontana – i nomi verranno incisi su di una targhetta che apporremo ad ogni albero. Questi alberi ci ricordano ogni giorno ciò che dobbiamo fare e cioè prendere posizione, schierarci proprio come fece questa famiglia che seppe esprimere un senso straordinario di autentica Resistenza”.
I ragazzi delle scuole hanno dato il loro contributo intonando canti e suonando brani musicali. “I fratelli Cervi – ha detto il presidente dell’Anpi Paolo Brega – sono in primo luogo l’esempio di una scelta di amore per la libertà”.
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