La pioggia non spegne l’allarme siccità: “A Piacenza la situazione più critica”
06 Maggio 2022 11:54
Le piogge di queste ore non sembrano sufficienti a risolvere definitivamente il problema siccità, che in questi primi cinque mesi del 2022 continua a tenere sotto scacco il bacino del fiume Po e i vari affluenti.
“Le recenti precipitazioni – fa sapere l’Osservatorio permanente sulle crisi idriche – stanno contribuendo ad un minimo innalzamento delle quote delle portate registrate ma il risultato è che le singole stazioni di monitoraggio restano ancorate a livelli di siccità estrema o grave, mostrandone un carattere ancora ampiamente diffuso sul territorio del nord del paese”.
Nei giorni scorsi le piogge avevano comportato un aumento dei livelli delle portate del fiume Po che ad oggi, tuttavia, sono nuovamente in fase di pressoché totale esaurimento.
La sezione più in crisi continua ad esser quella di Piacenza, con una portata di 241m3/s e un deficit sul mese di -79%. Quindi, nonostante gli ultimi eventi precipitativi, il deficit di portata rimane estremo in tutte le sezioni di misura. Analoga situazione anche negli affluenti, che grazie alle piogge hanno visto un rapido aumento delle portate, salvo poi tornare ai livelli precedenti, prossimi ai minimi del periodo. L’andamento delle portate osservate nel trimestre febbraio-marzo-aprile 2022 è risultato complessivamente confrontabile con l’andamento estivo medio del periodo giugno-luglio-agosto.
Un quadro assai poco rassicurante, che conferma la difficoltà a colmare il deficit idrico che si è pesantemente accumulato in 110 giorni di assenza di piogge con il conseguente impoverimento della falda acquifera sotterranea. A questo quadro di indicatori oggi si somma naturalmente l’avvio, seppur posticipato di quindici giorni (come richiesto nella seduta del precedente Osservatorio), delle semine colturali e l’incremento progressivo delle temperature destinato ad attestarsi e mantenersi su livelli medio alti a partire già dalla prossima settimana.
“Quel che maggiormente ci allarma – ha evidenziato il segretario generale dell’autorità distrettuale del fiume Po-Mite, Meuccio Berselli – non sono esclusivamente le quote delle portate registrate sotto la media, ma la carenza di scorte accumulate sulle catene montuose e nei grandi laghi. Per queste ragioni ci troviamo con indicatori idro-meteo-climatici caratteristici più della stagione estiva che di quella primaverile ed in questo scenario agricoltura e habitat potranno anche andare incontro a periodi caratterizzati dalla mancanza di acqua nei prossimi mesi”.
PRECIPITAZIONI: aprile è stato il primo mese dell’anno 2022 con precipitazioni confrontabili alle medie di lungo periodo; le piogge significative (>5mm) dell’ultima decade del mese sono cadute su tutto il distretto anche se con intensità differente e modalità intermittente: è piovuto maggiormente sui rilievi con accumuli superiori ai 60mm, meno invece nelle zone centrali della pianura e della gran parte del comprensorio piemontese. L’anomalia attuale è dunque sempre negativa, con circa -15 mm in meno rispetto le medie stimate. Persiste quindi una situazione di sostanziale crisi, anche se minore, rispetto alle settimane precedenti. Permangono ancora deficit precipitativi significativi nelle zone collinari centrali del Piemonte, Piacentino-Parmense e Ferrarese. Nei prossimi giorni sono previste piogge e temporali sparsi su Valle d’Aosta e Piemonte, ma non nella zona meridionale; molte nubi sul resto del Nord Italia con rovesci – per lo più a carattere temporalesco – sparsi sul settore Alpino/Prealpino, Appenninico e sulla pianura emiliano romagnola.
© Copyright 2024 Editoriale Libertà
NOTIZIE CORRELATE