Nas, sequestrati in un bar pasticceria 31 kg di prodotti. Multa da duemila euro
21 Maggio 2022 10:44
Proseguono, nelle province di Parma, Piacenza, Modena e Reggio Emilia, i controlli dei carabinieri del Nas di Parma volti a garantire la sicurezza alimentare, con particolare riferimento alle attività di ristorazione, di vendita e somministrazione di prodotti alimentari.
“In provincia di Piacenza, presso un bar pasticceria – si legge nella nota – i carabinieri del Nas di Parma hanno sequestrato 31 kg di prodotti alimentari vari (prodotti caseari, da forno dolci e salati, condimenti vari, preparati gastronomici e prodotti dolciari vari), del valore commerciale di circa 500 euro, risultati decorsi di validità e privi delle informazioni riguardanti la loro rintracciabilità. Sono state inoltre riscontrate carenze igienico sanitarie dovute alla presenza di sporcizia vetusta presso il bancone bar ed il laboratorio cucina nonché all’interno del frigorifero e dei congelatori a pozzetto interessati da ingente formazione di ghiaccio e per la presenza di confezioni di alimenti a diretto contatto con la pavimentazione ed in promiscuità con materiale vario non attinente l’attività. I militari hanno anche rilevato il mancato possesso dell’attestato di formazione per il personale alimentarista da parte di due dipendenti presenti all’interno dell’attività. Al titolare dell’attività è stata comminata una sanzione amministrativa di duemila euro ed è stata emessa una diffida volta al ripristino delle idonee condizioni igienico sanitarie.
A Modena:
– presso una rosticceria, i Carabinieri del NAS hanno rilevato carenze igienico sanitarie all’interno dei locali, dovute alla presenza di sporco vetusto e unto sulla pavimentazione e sulle attrezzature. Al titolare dell’attività, che era stato già diffidato dall’AUSL di Modena al ripristino delle condizioni igienico sanitarie, è stata comminata una sanzione amministrativa di 1.000 euro;
– presso un’altra rosticceria, sono state rilevate carenze igienico sanitarie all’interno dei locali cucina e dispensa, dovute alla presenza di ragnatele e sporco diffuso sui pavimenti, sulle pareti e sui soffitti. Per tali criticità, al legale rappresentante della attività è stata emessa una diffida volta al ripristino di idonee condizioni igienico sanitarie dei locali;
– presso un negozio di alimentari, sono state riscontrate carenze igienico sanitarie nei locali di stoccaggio delle farine e dispensa, dovute alla presenza di ragnatele diffuse. Anche in questo caso, il titolare del negozio è stato destinatario di una diffida volta al ripristino, entro 30 giorni, di idonee condizioni igienico sanitarie dei locali.
– in un altro negozio di alimentari, sono stati sequestrati amministrativamente 30 kg di prodotti alimentari (prodotti ittici, carnei e da forno), del valore commerciale di circa 500 euro, risultati in parte decorsi di validità ed in parte privi delle informazioni riguardanti la loro rintracciabilità. Sono state inoltre riscontrate carenze igienico sanitarie dovute alla presenza di confezioni di alimenti a diretto contatto con la pavimentazione e stoccati in condizioni non idoenee rispetto a quanto stabilito dalle norme di igiene e sicurezza dei luoghi di lavoro. È stato infine rilevato anche il mancato possesso dell’attestato di formazione per il personale alimentarista da parte di due dipendenti presenti all’interno dell’attività. Al legale
rappresentante dell’attività è stata comminata una sanzione amministrativa di 2000 euro e per le carenze igieniche è stata emessa una diffida volta alla risoluzione, entro 30 giorni, delle criticità rilevate.
A Parma, presso un disco-bar, è stato riscontrato il mancato aggiornamento del manuale di autocontrollo del protocollo H.A.C.C.P., le cui linee guida hanno lo scopo di prevenire l’insorgere di problemi igienici e/o sanitari. Il titolare dell’attività è stato diffidato ad effettuare il relativo aggiornamento entro 30 giorni.
A Reggio Emilia, al titolare di una macelleria è stata contestata l’omessa notifica all’Autorità Sanitaria dell’attività di intermediario di carni equine. Per tale attività non autorizzata è stata comminata una sanzione amministrativa di 3000 euro”.
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