Chiosco chiuso a Rivergaro. Aipo: “Possibilità di allagamenti in poche ore”
25 Maggio 2022 05:00
In merito alla chiusura del chiosco di Rivergaro, motivato dal gestore, con le nuove norme previste da Aipo, l’Agenzia Interregionale per il fiume Po interviene con una nota.
IL COMUNICATO DI AIPO
AIPo è l’ente deputato a garantire la sicurezza idraulica dei territori lungo i fiumi di propria competenza e, quindi, l’incolumità di persone e cose rispetto ai fenomeni di piena. La sua azione è conseguente a precise normative di settore. L’Agenzia vede con favore lo sviluppo di attività economiche, sociali e ricreative lungo i fiumi – lo dimostra ad esempio il suo impegno per la realizzazione della ciclovia Vento – purchè però esse si svolgano nel rispetto delle regole vigenti, che sono a tutela e a vantaggio di tutti.
E’ dunque indispensabile ricordare che le aree del lungo Trebbia citate nell’articolo, seppure utilizzate come parco pubblico, ricadono interamente nella fascia d’esondazione del corso d’acqua.
Il grado di pericolosità a cui è soggetta l’area, aggiornato dopo il drammatico evento di piena del 14 settembre 2015, è risultato essere molto più elevato rispetto alle previsioni pianificatorie antecedenti e, conseguentemente, si è reso necessario rivedere le modalità di fruizione della zona per garantirne la sicurezza.
L’evento del 2015 ha messo infatti in evidenza come l’area sia soggetta ad allagamenti anche per fenomeni di piena con media frequenza di accadimento ed in tempi di corrivazione molto brevi, dell’ordine di alcune ore.
L’aggiornato quadro conoscitivo ha richiesto quindi di rivedere le prescrizioni idrauliche, rilasciate all’interno del procedimento autorizzativo della concessione demaniale, con regole di maggior cautela, ma comunque tali da consentire la prosecuzione delle attività economiche in essere.
In funzione del carattere torrentizio del corso d’acqua, che non consente di avere un preavviso sufficiente per mettere in sicurezza le aree una volta che un evento meteorico intenso si sia scatenato, è stato valutato di suddividere l’anno in due periodi: uno a minore rischio statistico di piene rilevanti, dal 15 giugno al 15 settembre, durante il quale le attività possono fruire l’area senza prescrizioni ed uno a rischio maggiore, dal 16 settembre al 14 giugno, in cui è stato stabilito che l’attività può proseguire ma alla chiusura serale non devono essere lasciati arredi amovibili.
Questa impostazione consente quindi al chiosco e a tutte le altre attività presenti nell’area di svolgere per un congruo arco temporale la propria attività senza particolari accorgimenti e di dovere assumere alcune specifiche precauzioni solo in alcuni periodi.
E’ utile precisare, infine, che sulla base di quanto spiegato, non sarebbe corretto né possibile introdurre modifiche momentanee riferendosi alla maggiore o minore piovosità di un determinato periodo. Anche perché è ormai evidente che si sono verificati e si possano sempre verificare eventi estremi in modo molto rapido e improvviso e anche a ridosso di periodi prolungati di scarse o assenti precipitazioni”
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