Carcere, arriva il chiosco per la vendita dei prodotti della terra

15 Giugno 2022 13:31

Al carcere delle Novate da qualche settimana è stato attivato un chiosco in legno finalizzato alla vendita di prodotti della terra.

“L’iniziativa è il coronamento di una progettualità che ha molto a che fare con il reinserimento sociale delle persone detenute e che si poggia sulla necessità principale, da tutti riconosciuta, che è quella del lavoro – si legge nella nota -. Com’è noto molto si è fatto in questo senso a Piacenza. I più attenti avranno notato l’inaugurazione, con visita delle autorità non solo cittadine, dell’Area Lavorazioni denominata “Le Novate al Lavoro”, fortemente sostenuta dall’amministrazione penitenziaria con la realizzazione di un cali center interno che già impegna in postazioni dedicate circa venti soggetti in stato di detenzione.

Dal 2019 – per venire al nostro caso — la Cooperativa sociale d’inserimento lavorativo L’Orto Botanico che ha sede ad Alseno ma opera su tutto il territorio piacentino, ha inventato un brand e si è impegnata per commercializzare tutti i prodotti che a seguito di attività concrete vengono realizzati in carcere. Il marchio che caratterizza l’iniziativa si chiama Ex Novo, termine che vuole rimandare a un “nuovo inizio”, al ricominciare da capo. Si fa riferimento perciò a una nuova opportunità, quindi ad un “riscatto sociale” della condizione della persona: dal passato di “ex” (delinquente e carcerato) al futuro di “novo” (lavoratore). E il passaggio avviene nel presente, attraverso il lavoro, l’apprendimento di un mestiere “frutto del lavoro del Carcere di Piacenza”.

Importante sottolineare che i lavoratori sono in gran parte assunti e regolarmente e correttamente retribuiti, i tirocini e le borse lavoro sono utilizzati in minima parte.

Ex Novo identifica sia prodotti “creati dal nulla” sia lavoro svolto dove, fino a poco tempo fa, era impensabile. Oggi all’interno del carcere ci sono alcune serre, campi coltivati a orto e piccoli frutti, una ventina di arnie e un laboratorio di trasformazione e confezionamento in fase di allestimento. Il senso del progetto è anche quello di creare possibilità di un futuro “sicuro” per i singoli e per la società facendo leva sull’elemento del trattamento penitenziario che è il lavoro.

Ex Novo è soprattutto conosciuto per le fragole. Le “fragole del carcere” sono collegate alla cura e coltivazione di circa 15.000 piantine trapiantate sia in • serra che in pieno campo e sono state particolarmente apprezzate dai piacentini che le hanno acquistate presso la grande distribuzione. Al momento la produzione delle fragole volge al termine, ma oltre alle fragole vengono realizzati molti tipi di ortaggi: dalle zucchine alle fave e a tutto quello che può essere coltivato nella nostra zona climatica. Inoltre esiste un’attività di apicoltura continuativa durante tutto l’arco dell’anno e abbiamo pertanto anche il miele prodotto in carcere. In programma anche altro legato alla trasformazione di frutta e ortaggi: marmellate, composte, passate e probabilmente anche frutta candita. Tutto questo è stato reso possibile dalla positiva collaborazione tra la direzione del carcere e la cooperativa L’Orto Botanico, ma soprattutto alla lungimiranza della dottoressa Maria Gabriella Lusi, che guida l’istituto piacentino da tre anni.

L’inaugurazione è prevista per lunedì 20 giugno alle ore 17,30. L’ iniziativa a cui è invitata solo la stampa conterà sulla presenza del direttore della Casa Circondariale di Piacenza Maria Gabriella Lusi, del comandante sostituto commissario Giovanni Marro, del Responsabile Area Educativa Vincenza Zichichi, del presidente de L’Orto Botanico, Fabrizio Ramacci, del Garante locale dei diritti della persone detenute Antonello Faimali, dell’incaricato per i progetti rivolti alla popolazione detenute, Brunello Buonocore, coordinatore d’area di Asp Città di Piacenza.

 

 

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