Agricoltura: malattie più aggressive, allo studio cura con RNA. Accordo a New York

16 Giugno 2022 11:45

La cura è naturale. Per mettere al riparo il settore agricolo, in particolare quello ortofrutticolo, da malattie sempre più aggressive. Grazie a nuovi agrofarmaci capaci di controllarle in modo sostenibile, annullando attacchi a importanti coltivazioni a livello regionale e nazionale, e quindi di evitare duri contraccolpi alle imprese agricole e a un comparto così importante per il Paese e per la Food Valley emiliano-romagnola. Nemici come la peronospora e la botrite della vite, la maculatura del pero, il virus sharka delle drupacee, famiglia di alberi da frutto che comprendono il pesco, il susino, l’albicocco, il mandorlo e il ciliegio.

Con questo obiettivo è stato sottoscritto ieri, 15 giugno, a New York – nell’ambito della missione istituzionale della Regione Emilia-Romagna negli Stati Uniti – un accordo di collaborazione tra le società Ri.Nova, Cso Italy e UNAPera e GreenLight Biosciences, azienda leader nella ricerca e produzione di biotecnologie a base di Rna per applicazioni in campo agricolo e sanitario. Promosso dalla Regione Emilia-Romagna, l’accordo si propone di sviluppare nuovi formulati in grado di controllare l’infezione di funghi, virus e insetti nocivi che attaccano le piante tramite una tecnologia a base di RNA interferente (RNAi), altamente selettiva, in grado di sostituire pesticidi di sintesi.

Un obiettivo in linea con l’esigenza di elevata sicurezza per il consumatore e con le previsioni della strategia Farm to Fork di riduzione del 50% dell’uso di pesticidi entro il 2030.

ACCORDO – L’accordo avrà validità di cinque anni. Cooperativa “Ri.Nova – Agricoltura, Ambiente, Alimentazione” è il polo regionale dell’innovazione agroalimentare nato a Cesena dalla fusione tra Alimos-Alimenta la salute e CRPV-Centro Ricerche Produzioni Vegetali con lo scopo di sostenere la competitività delle filiere agricole e agroalimentari attraverso la ricerca. CSO ITALY, realtà unica nel Paese, associa molte delle aziende italiane leader nella produzione e nella commercializzazione dell’ortofrutta nazionale, oltre a importanti imprese dell’intera filiera (dal packaging alla distribuzione). Si aggiunge la gestione e tutela di Consorzi di valorizzazione Igp come ‘Pera dell’Emilia-Romagna’, ‘Pesca e nettarina di Romagna’, ‘Asparago di Altedo’. UNAPera consorzia 25 imprese che rappresentano oltre il 70% delle pere commercializzate sul mercato italiano e più del 55% dell’export nazionale. Forte presenza in Emilia-Romagna, culla della pericoltura italiana, dove la coltivazione di questo frutto vale il 35% della Produzione lorda vendibile frutticola e coinvolge 15mila addetti.

“Insieme alle imprese e agli operatori del comparto lavoriamo per dare risposta a problemi che sempre di più hanno conseguenze insostenibili per i nostri agricoltori e l’intero settore a livello nazionale e quindi per sostenerli e proteggere reddittività e investimenti” -fa sapere la regione con i suoi rappresentanti a New York per la missione di questi giorni-.

 

 

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