“Protagoniste 2022”: l’Ausl di Piacenza premiata per l’Ospedale della donna
24 Giugno 2022 16:23
Percorsi di salute dedicati alle donne, bilancio di genere e promozione delle pari opportunità nelle aziende sanitarie pubbliche e nelle organizzazioni private. Sono le sfide che la community delle “Donne protagoniste in sanità” ha lanciato in occasione della convention organizzata in questi giorni a Bologna e che ha visto premiare le quattro strutture più virtuose (due pubbliche e due private) e “Protagoniste 2022” tra le macro-tematiche legate alla sanità al femminile. I premi sono stati consegnati in occasione della seconda giornata della convention, alla presenza della presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, Emma Petitti.
Tra i quattro vincitori anche l’Ausl di Piacenza che si è aggiudicata il premio inerente ai “Percorsi di salute ad hoc per la donna” grazie al progetto “Ospedale della donna” realizzato a Castel San Giovanni e presentato dall’azienda sanitaria locale “poiché mostra una visione olistica della salute con un modello di struttura ospedaliera declinato al femminile per tutte le fasi della vita, si spiega nella motivazione. Particolarmente apprezzata la concretezza della realizzazione del progetto, dall’individuazione di una sede centralizzata alla messa in atto di percorsi integrati che comprendono diagnosi, consulenza, cura, riabilitazione delle patologie femminili. Lodevole anche la promozione del lavoro in rete, con una logica integrata e di sistema, che permette confronto e scambio di competenze tra i professionisti”. Il premio è stato ritirato dal direttore generale dell’Ausl piacentina Giuliana Bensa.
“L’iniziativa, che inauguriamo quest’anno e che diventerà permanente, è stata un successo incredibile – spiega Monica Calamai, coordinatrice della community “Donne protagoniste in sanità” -. Sono stati presentati cento progetti rappresentativi di quasi tutte le regioni italiane e tutti sono significativi e di valore. Uno degli obiettivi che ci siamo poste con la Sfida 1 era promuovere percorsi per le pari opportunità, colmare il gap retributivo e di carriera. Per la seconda sfida intendevamo premiare percorsi di medicina di genere dedicati alla donna tenendo conto che determinate patologie hanno impatto diverso sulla donna rispetto all’uomo e valorizzando la sensibilità sui bisogni femminili”.
LE ALTRE STRUTTURE PREMIATE:
Per la sfida intitolata “Bilancio di genere o promozione delle pari opportunità a livello aziendale”, tra le aziende pubbliche ha vinto il premio l’Aou Pisana col progetto “Un’azienda che guarda alle donne e non solo”. La motivazione è che il progetto dimostra di promuovere e diffondere lo sviluppo di una cultura inclusiva contro le discriminazioni e le violenze di genere dal punto di vista della ricerca e dell’azione. L’azienda ospedaliera pisana partecipa infatti allo studio sul bilancio di genere e le ricadute nell’organizzazione del lavoro condotto da Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Anaao Assomed per strutturare indicatori comuni nelle aziende sanitarie e costruire così un modello di bilancio di genere. Inoltre organizza eventi formativi, interventi per la conciliazione dei tempi vita-lavoro e per le pari opportunità.
Tra le aziende private, invece, è l’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano ad aggiudicarsi il primato con il suo Gender Equality Plan perché, si spiega nella motivazione, dimostra di promuovere una policy aziendale per migliorare il bilanciamento di genere nei percorsi di carriera, nelle commissioni, nei prodotti della ricerca e nelle presenze delle segreterie scientifiche e faculty dei congressi. Il Gender Equality Plan struttura obiettivi e azioni per la realizzazione dei quali viene destinato un budget con identificazione di responsabilità, tempi di realizzazione e un monitoraggio ex post.
“VeniAMOdaTE” è invece il progetto per la prevenzione oncologica negli istituti penitenziari pugliesi promosso dall’Alleanza contro il tumore ovarico della Puglia (Acto). Per la giuria con il progetto si mette in pratica il principio di universalità ed equità del servizio sanitario, offrendo gratuitamente nelle case circondariali femminili della regione quanto necessario per la prevenzione dei tumori ginecologici. Dunque informazioni, screening, visite, ecografie, pap test oltre a suggerimenti e cure. Tutte iniziative che hanno il merito di sensibilizzare sul miglioramento della cultura della prevenzione, promuovono l’autonomia, l’emancipazione e la responsabilità consapevole.
C’è poi una menzione speciale all’Associazione nazionale per le malattie infiammatorie croniche dell’intestino – Amici, col progetto “Resilient mothers: l’arte della maternità delle Mici, un progetto che si distingue per l’attenzione al percorso di maternità delle donne affette da Malattie infiammatorie croniche dell’intestino.
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