È in atto la “desertificazione” del Po. Da lunedì ordinanza contro lo spreco d’acqua
25 Giugno 2022 15:52
L’emergenza siccità sta toccando, nel bacino distrettuale del Po, punte mai viste con danni immensi per l’agricoltura. Il Grande Fiume ha toccato i livelli più bassi degli ultimi 70 anni, tanto che in certi tratti si può parlare di vera e propria “desertificazione”: a Sarmato, ad esempio, dove prima c’era il letto del fiume ora vi è un’immensa spiaggia. Gli esperti sono al lavoro in questi giorni per trovare soluzioni a breve termine.
“Anche a Piacenza la portata del fiume è in veloce esaurimento – ha spiegato Meuccio Berselli, segretario generale dell’autorità distrettuale del fiume Po. – Abbiamo già messo in pratica la riduzione del 20% dei prelievi necessari al comparto agricolo, mentre mercoledì prossimo è in programma un nuovo osservatorio per capire se si riuscirà a sostenere la portata del delta. L’obiettivo è quello di non ridurre ulteriormente i prelievi per scopi agricoli e contemporaneamente evitare danni irreversibili al delta”.
Intanto, per far fronte alla carenza idrica, sempre più comuni della nostra provincia stanno adottando ordinanze contro lo spreco di acqua. Dopo Gragnano, Fiorenzuola e Sarmato, anche il Comune di Piacenza da lunedì prossimo introdurrà le limitazioni all’utilizzo dell’acqua potabile per uso extra-domestico: per tre mesi, fino al 21 settembre, su tutto il territorio comunale della città non sarà possibile usare l’acqua potabile per innaffiare orti, giardini e per lavare automezzi nella fascia oraria che va dalle 8 del mattino alle 21 della sera. L’ordinanza prevede anche che i prelievi di acqua dalla rete idrica siano consentiti esclusivamente per i normali usi domestici, zootecnici e industriali e comunque per tutte quelle attività regolarmente autorizzate per le quali necessiti l’uso di acqua potabile
L’Emilia-Romagna, come vi abbiamo raccontato nei giorni scorsi, ha dichiarato lo stato di criticità idrica sul territorio per 90 giorni, dando mandato agli enti competenti di intervenire per contenere e ridurre gli effetti della crisi. Nel frattempo, anche il Governo sta lavorando a un “piano acqua” in raccordo con le Regioni.
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