Il marciatore Pino Dordoni ricordato con una cerimonia. Avrebbe compiuto 96 anni
28 Giugno 2022 16:02
Ricordare i grandi uomini del passato ci fa capire la strada giusta che dovremo percorrere nel futuro. Tra di loro ci sono anche gli sportivi, e Pino Dordoni ha incarnato perfettamente tutti questi valori per Piacenza. Così è stato ricordato stamattina, 28 giugno, il grande marciatore, nel giorno di quello che sarebbe stato il suo 96esimo compleanno (è nato il 28 giugno del 1926). A dare vita a una sentita commemorazione sono stati i soci dell’Archivio Storico dell’Atletica Italiana “Bruno Bonomelli” con alcuni amici dell’Atletica Piacenza, e anche con il sostegno della pubblicazione online “Trekkenfild”. Una cerimonia voluta dall’ASAI, che in questo 2022 sta organizzando una serie di eventi dedicati alla figura di Dordoni per celebrare i 70 anni della mitica medaglia d’oro che vinse alle Olimpiadi di Helsinki del 1952. Tutto molto semplice, il gruppo si è ritrovato al cimitero di Piacenza per deporre una corona di alloro ai piedi della lapide di Pino, nella sezione dei piacentini benemeriti. Presenti la figlia di Dordoni Isabella, la sezione piacentina “Pino Dordoni” dei Veterani dello Sport, il delegato provinciale Coni Robert Gionelli, l’atleta piacentino Norberto Fontana e ovviamente l’Atletica Piacenza con Eleonora Nervetti, Emma Casati, Mia Albasi e Caterina Millione. Sono state proprio le ragazze a sventolare la bandiera olimpica, con Eleonora ed Emma che hanno anche portato la corona e la fiaccola delle Olimpiadi di Roma del 1960.
“Siamo qui proprio per celebrare la vittoria di Dordoni nel 1952 – ha detto il socio ASAI Enzo Gallotta – perché il nostro scopo principale è proprio di ricordare il passato, questo è un omaggio composto a Pino nel giorno della sua nascita insieme a persone che lo hanno conosciuto e stimato, non solo per i suoi risultati, ma per essere stato un uomo di grande rettitudine, sempre con la schiena diritta e dai valori che ad alcuni possono apparire superati”. “Questa funzione del ricordo – ha aggiunto il presidente onorario Ottavio Castellini – che vale per tutto, ha ancora oggi sempre più valore perché la stiamo perdendo, certe volte è necessario guardare indietro. Anzi, peccato che oggi siamo così pochi, non dobbiamo dimenticare gli uomini che ci sono stati prima di noi, e Dordoni è stato veramente una grande uomo per questa città”.
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