Arresto sindacalisti SiCobas e Usb. La Cisl: “Magistratura accerti la verità”
23 Luglio 2022 10:58
“E’ necessario fare estrema chiarezza in merito ai reati di cui vengono accusati alcuni sindacalisti Si Cobas e Usb, per evitare la contrapposizione tra chi giustamente rivendica il diritto di sciopero e chi sostiene che le azioni svolte da alcune persone nella logistica piacentina siano state svolte per interessi personali e non a difesa delle lavoratrici e dei lavoratori del settore”.
E’ quanto scrive in una nota la segreteria della Cisl di Parma e Piacenza, in merito all’indagine della Procura di Piacenza che mette sotto accusa picchetti, vertenze e conciliazioni delle due sigle del sindacalismo conflittuale piacentino dal 2015 al 2021 contro i colossi della logistica.
“E’ evidente – prosegue la Cisl – che il tema risulti delicatissimo per tutto il mondo sindacale e non solo per una parte di esso. Crediamo che avere fiducia nella magistratura debba significare che non è possibile riconoscere la sua funzione in base al gradimento o meno di un singolo atto ma che tale sensazione debba essere costante nel tempo, anche se viviamo in un’epoca in cui è aumentata la diffidenza nei rapporti sociali, che si riflettono poi verso le “autorità” e verso le istituzioni rappresentative. Detto questo però, il bisogno di “Giustizia”, risulta essere, in questo caso, particolarmente urgente, non solo per la legittima difesa dei diritti personali degli imputati, che devono poter essere considerati innocenti fino a sentenza passata in giudicato ma soprattutto per la delicatezza della funzione di rappresentanza nei luoghi di lavoro. Ambienti in cui il principio di legalità non sempre è stato il cardine su cui costruire un sistema di relazioni aziendali, aventi come obiettivo la correttezza economica e normativa dei rapporti di lavoro. Non va dimenticato che in alcune situazioni del comparto logistico in territorio piacentino lo sfruttamento dei lavoratori da parte di imprenditori senza scrupoli e false cooperative era giunto a livelli estremi. Chiarezza, quindi, per la tutela dell’esercizio delle funzioni sindacali, per la libertà di espressione e democrazia sindacale in tutti i luoghi di lavoro e per il diritto a manifestare, sempre nel rispetto della legge. Le lavoratrici ed i lavoratori del settore della logistica sono da molti anni impegnati, assieme a tutto il sindacato piacentino a lottare per la legalità ed il miglioramento delle loro condizioni. Proprio per loro, prima di tutto, chiediamo che la magistratura, nella quale riponiamo costante fiducia, accerti la verità al più presto sulle vicende, sui fatti e sulle eventuali responsabilità di singoli, a tutela dalla più generale necessità di rafforzare, tramite l’azione sindacale, il protagonismo ed i diritti dei lavoratori nella comunità piacentina”.
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