Ausl, il neodirettore Bardasi: “Recupero sulle liste d’attesa, più personale e Pet”
09 Agosto 2022 13:32
Quasi il 27% degli interventi chirurgici in lista d’attesa non è stato recuperato. La carenza di personale è pressante. La somministrazione della quarta dose anti-Covid procede a rilento. E chi deve sottoporsi alla Pet, esame oncologico non invasivo, è costretto a recarsi in un’altra città. Eppure regna l’ottimismo nelle parole di Paola Bardasi, neodirettore generale dell’Ausl di Piacenza: “Qui ho trovato una buona situazione, ringrazio chi mi ha preceduto perché questa azienda sanitaria ha molti aspetti positivi”.
Il lavoro da fare è parecchio, Bardasi ne è consapevole, come spiegato stamattina nel primo incontro con i mezzi d’informazione. Tra le sue priorità ci sono “la preparazione della campagna vaccinale autunnale” e “gli investimenti sulle tecnologie”, ma anche “la tutela del personale e delle condizioni di lavoro”.
LISTE D’ATTESA – “Sul fronte delle liste d’attesa – dice il neodirettore generale – si può solo migliorare. Il recupero degli interventi chirurgici, sospesi nel 2020 e 2021 per norma di legge, si attesta al 73,4%, con una media regionale leggermente inferiore. Bisogna ottenere l’80% entro la fine dell’anno, mentre l’asticella si alza al 90% per le visite specialistiche”. Quest’ultime risentono di alcune criticità sulle liste d’attesa, “in particolare – evidenzia Bardasi – le prestazioni radiologiche, le gastroscopie e l’urologia. In dermatologia, invece, l’Ausl di Piacenza ha già assunto due medici, in arrivo all’inizio di settembre per dettare un cambio di passo”. A detta della responsabile dell’azienda sanitaria locale, “il privato accreditato rappresenta un vantaggio per migliorare la risposta, ecco perché sono stati aggiunti pacchetti di prestazioni di qualità grazie ai contributi erogati dalla Regione”.
CARENZA DI PERSONALE – “Uno degli ambiti già potenziati è quello dell’oculistica – chiarisce poi Bardasi – il nuovo direttore Rino Frisina è entrato in servizio poco meno di un mese fa. Al suo fianco sono stati assunti tre oculisti e si sta attivando un ulteriore concorso per potenziare l’equipe. In neurologia e diabetologia si stanno poi perfezionando le procedure amministrative per acquisire medici, mentre l’endocrinologia e la reumatologia sono diventate unità operative con funzioni autonome, con l’inserimento di professionisti dedicati al recupero delle liste d’attesa. L’azienda ha già posto in essere un sistema di monitoraggio costante, che consente di verificare gli standard raggiunti e intervenire tempestivamente”.
Bardasi rimarca che “negli ultimi anni l’Ausl di Piacenza ha aumentato le proprie risorse professionali. Se si confrontano i medici presenti nel 2019 con quelli in servizio il 30 giugno 2022, si registra un leggero aumento, da 562 a 568. Gli infermieri passano da 1.471 a 1.632, i dirigenti sanitari da 74 a 101. Complessivamente i dipendenti sono cresciuti da 3.701 a 4.042. Questa realtà, va detto, è stata finora anche un po’ penalizzata dal fatto di essere meno attrattiva per la mancanza di un ateneo. Grazie all’apertura della sede del corso di laurea in Medicine and surgery dell’università di Parma stiamo recuperando questo divario”.
ESAME PET – “L’Ausl di Piacenza – afferma Bardasi – può contare su circa cinque milioni euro del Pnrr per la sostituzione delle attrezzature tecnologiche”. C’è però un problema annoso che tocca in prima persona molti pazienti piacentini: la mancanza della Pet nella diagnostica oncologica. Occorre infatti recarsi altrove, in altre realtà sanitarie. “Sicuramente la Pet è importante per un ospedale che è centro di riferimento del territorio provinciale – rileva il neodirettore generale – vedremo quindi quali sono le opportunità per riuscire a dotare il nostro presidio di questa tecnologia”.
QUARTA DOSE – Rispetto alla campagna vaccinale anti-Covid, il direttore generale dell’Ausl fa il punto sulla somministrazione della quarta dose. “Per adesso, le iniezioni hanno raggiunto il 18% della platea, composta da ultrasessantenni e pazienti fragili sopra i dodici anni d’età. L’azienda sanitaria si sta preparando alla campagna autunnale, che comprenderà l’erogazione del nuovo vaccino”. L’Ausl conta sulla collaborazione dei medici di famiglia per incrementare le somministrazioni: “Molti di loro, poco meno del 70%, sono disponibili a vaccinare gli assistiti nei propri studi”.
NUOVO OSPEDALE – La modifica dell’area del nuovo ospedale di Piacenza preoccupa l’Ausl in termini di tempistiche e finanziamenti? “Senza entrare nella questione politica – risponde Bardasi – il riavvio dell’iter, da parte nostra, comporterà uno slittamento di altri quattro o cinque mesi per la ridefinizione dello studio di fattibilità preliminare”.
MAGNACAVALLO DIRETTORE SANITARIO – Bardasi lascia dunque la direzione generale dell’Ausl di Ferrara e subentra a Giuliana Bensa, commissario straordinario pro-tempore. Si torna a un assetto strutturato dell’azienda sanitaria piacentina, dopo la nomina di Luca Baldino a direttore generale dell’assessorato regionale alle politiche per la salute. Tra le prime decisioni assunte c’è la conferma di Andrea Magnacavallo come direttore sanitario, incarico che ha già svolto come facente funzioni da febbraio a oggi. “La flessibilità è fondamentale – interviene Magnacavallo – adesso il picco di Coronavirus è in una fase calante. La quinta ondata di Covid ha registrato un alto numero di contagi, senza però un impatto grave sui reparti. L’ospedale ha gestito perlopiù pazienti positivi ricoverati per altri motivi”.
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