Emergenza stranieri: sacchi a pelo davanti alla questura e all’ingresso del liceo

30 Agosto 2022 05:35

Di notte i sacchi a pelo e le coperte sotto una tettoia, con il riflesso dei lampioni, accanto alle pareti esterne della sede della Croce Rossa. Di giorno, poi, la solita trafila: l’attesa estenuante all’esterno della questura, seduti per terra, i più fortunati protetti da un gazebo, gli altri sotto il sole (o la pioggia) di agosto. Il marciapiede in viale Malta rappresenta una situazione di disagio sociale a cui l’occhio dei cittadini non sembra abituarsi: sono numerose le segnalazioni di richiedenti asilo, neoarrivati nel nostro territorio, che passano la quotidianità di fronte agli uffici delle forze dell’ordine in attesa dei documenti per la permanenza in Italia. Con l’aumento degli sbarchi, inevitabilmente, la presenza di extracomunitari accampati fuori dalla questura risulta in crescita, fino a una ventina al giorno. Proprio a due passi dal centro storico della nostra città, in una zona di forte passaggio. “Questo è uno dei biglietti da visita di Piacenza – incalza un residente – oltreché una condizione emblematica di povertà e degrado. Alcuni stranieri dormono persino all’ingresso del liceo Colombini”.

Il problema è noto ai dirigenti della questura. Ieri mattina il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica ha affrontato la questione: si cerca una risposta traversale, insieme al Comune e alle associazioni del terzo settore, per restituire decoro al marciapiede di viale Malta e per garantire una risposta più strutturata al flusso migratorio. La carenza di posti disponibili per l’accoglienza fa la sua parte nel cortocircuito. E il bivacco dei richiedenti asilo senza fissa dimora, neanche a dirlo, è direttamente proporzionale all’incremento del fenomeno di ingressi nel Paese: si tratta perlopiù di pachistani in fuga attraverso la rotta balcanica. Per adesso, la Croce Rossa fa sapere di non aver ricevuto richieste specifiche di aiuto. “Solo ieri mattina – dice un funzionario della questura – ne abbiamo fotosegnalati nove, ce n’erano una quindicina… Molti di loro sono irregolari”. In generale, compresi i permessi di soggiorno e le posizioni lecite, l’ufficio immigrazione riceve circa 200 persone al giorno in sette sportelli, a piccoli scaglioni in ottemperanza alle norme anti-Covid.

IL SERVIZIO DI THOMAS TRENCHI:

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