Sagre, l’estate della ripartenza. Unpli: “Tipicità e milioni di euro di indotto”
31 Agosto 2022 17:02
Lo speravano in tanti, se non tutti. Ritornare a stare insieme, a divertirci a gustare i piatti tipici della tradizione enogastronomica piacentina tra amici e parenti. Due anni di pandemia da Covid hanno provato a farci dimenticare il sapore degli spiedini alla griglia, dei pisarei e fasò preparati a mano, dei tortelli con la coda assaporati all’aria aperta, mentre un’orchestra suona rallegrando l’intera atmosfera. Si ci ha provato, ma senza riuscirci. L’estate 2022 passerà alla storia come la stagione della ripartenza e del ritorno delle sagre e delle feste di paese.
Una ripartenza che fa rima con successo, come afferma soddisfatto Walter Cremona, presidente del comitato provinciale dell’Unpli (Unione nazionale pro loco d’Italia): “Molte persone avevano voglia di uscire, di incontrarsi e di riprendersi la vita normale – le sue parole – Il tempo è stato benevolo, ma sopra ogni cosa la buona riuscita degli eventi organizzati questa estate è dovuta all’impegno e alla passione di volontari che, come sempre, si mettono a servizio del proprio territorio e della propria comunità”.
“Le pro loco esaltano la tipicità, le produzioni locali e portano milioni di euro di indotto economico su tutto il territorio provinciale – evidenzia Cremona -. La socialità e la condivisione sono perni su cui poggia l’operato delle pro loco e grazie a queste associazioni si rafforzano le peculiarità e le bellezze che caratterizzano i paesi e le località nelle quali vengono organizzati gli eventi”.
Sono 75 le pro loco piacentine che fanno parte della grande famiglia di Unpli. All’interno di queste, si contano più di di 7.000 soci e 3.800 volontari attivi accumunati dal desiderio di fare del bene alla propria comunità. Sagre, fiere, feste di paese, ma non solo: sono infatti tante le attività a servizio delle persone portate avanti dalle pro loco. Una dimostrazione è stata data proprio durante il periodo pandemico quando centinaia di volontari – in collaborazione con le amministrazioni comunali – si sono messi a disposizione nella distribuzione di mascherine e dispositivi di protezione individuale.
“Nei due anni caratterizzata dalla pandemia, le pro loco hanno donato i propri incassi e risparmi per aiutare a fronteggiare l’emergenza sanitaria e si sono messe a disposizione di chi aveva bisogno anche con la consegna a domicilio di farmaci e spese alimentari” sottolinea il presidente di Unpli.
Altro aspetto importante che caratterizza le pro loco è la cooperazione tra generazioni: “All’interno delle nostre associazioni notiamo giovani a fianco di donne e uomini che sono nel mondo del volontariato anche da cinquant’anni e questo è bellissimo, perchè il fine rimane lo stesso: il bene della propria comunità”.
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