L’Anpi di Castello e Sarmato ricorda Carlo Bergonzi, trucidato dai fascisti nel 1922

Foto di Massimo Bersani

L’Anpi di Castel San Giovanni e Sarmato ha ricordato Carlo Bergonzi, giovane sarto trucidato da una squadra di fascisti la sera del 29 agosto del 1922. A cento anni da quei fatti ne è stata fatta memoria nella stessa piazza di Fontana Pradosa dove Bergonzi venne ucciso a bastonate. La sua colpa fu di aver assistito, la sera del 28 agosto del 1922 (si dice senza nemmeno avervi preso parte), al canto di bandiera rossa. Un inno che a quell’epoca, su cui incombeva la cappa del fascismo, era ritenuto un insulto dai sostenitori del regime. “La memoria di quei fatti – ha detto il presidente dell’Anpi di Castello e Sarmato Paolo Brega – deve essere da insegnamento anche oggi. Quando forme di arbitrio si impongono sul diritto si verificano conseguenze che sono paragonabili a quanto accadde nel Ventennio”.