Giornata per la sicurezza delle cure: “Creare contatto diretto con i cittadini”
16 Settembre 2022 11:07
“Medication Without Harm” ovvero “Farmaci senza danno” è il tema della edizione 2022 della Giornata nazionale per la sicurezza delle cure e della persona assistita – promossa dal Ministero della Salute, dall’Agenzia del farmaco, dall’Agenzia per i servizi regionali e dall’Istituto superiore di Sanità – e che si celebra il 17 settembre.
Il contributo dell’Azienda USL di Piacenza si è concentrato non solo sull’ informare gli utenti aumentando la conoscenza per una sicura gestione dei farmaci, ma anche di coinvolgerli in maniera attiva affinché possano diventare a loro volta formatori/informatori per valorizzare il ruolo della persona come soggetto attivo e consapevole all’interno del processo clinico-assistenziale.
“Aiutaci a curarti”, questo è l’obiettivo dell’AUSL di Piacenza, che ha allestito punti informativi agli ingressi degli ospedali di città e provincia, presso i quali è stata predisposta un’urna destinata a raccogliere i suggerimenti dei cittadini.
“L’obiettivo è quello di creare un contatto diretto e sincero con l’utenza – spiega Federica Amorevoli, Patiet safety manager di Ausl -: non solo dare all’utenza informazioni, ma leggere i loro pensieri al fine di poter utilizzare le aspettative o le paure scritte per avere degli input che ci aiuteranno a sviluppare percorsi ancora più sicuri delle cure. In questo particolare contesto – prosegue Amorevoli ., successivo alla fase emergenziale causata dall’epidemia Covid-19 è opportuno che tutte le organizzazioni sanitarie favoriscano la crescita di una “cultura positiva del rischio”, considerando l’attenzione alla sicurezza non come il modo migliore per gestire la crisi, ma una propensione ad anticiparla”.
“La logica di sistema ha guidato l’attività della AUSL di Piacenza nella prevenzione e gestione del rischio da circa un decennio – aggiunge Giuseppe Arcari, Risk Manager di Ausl -, per arrivare ad allontanare quanto più possibile l’errore, mirando ad avvicinarsi sempre di più ad un livello di sicurezza prioritario, avendo comunque consapevolezza (riconosciuta in letteratura) che azzerare l’errore è impossibile: ma ridurre il rischio che può portare all’errore deve essere l’obiettivo”.
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