Seconda protesta in strada a Bobbio. Avviata raccolta firme per il pronto soccorso
06 Ottobre 2022 15:34
Sono ore decisive, ore di incontri, di telefonate, ore di cartelli in strada, di assemblee, di preoccupazione tra gli stessi medici e infermieri, ore di procedure aperte d’urgenza dall’Ausl per trovare quel che oggi, dopo anni di Sos ogni volta caduti nel vuoto, è diventato rarissimo. Un medico di pronto soccorso.
Da domani per sostenere il pronto soccorso della città di Piacenza non ci sarà più il medico d’emergenza territoriale al punto di primo intervento di Bobbio (stessa sorte per Castel San Giovanni e Fiorenzuola). E oggi – nonostante le rassicurazioni della direzione dell’Ausl che nulla cambierà e ci sarà comunque un medico 24 ore su 24 al presidio – i cittadini sono tornati a chiedere chiarezza, chi sarà cioè il medico chiamato nell’emergenza (da lunedì potrebbe iniziare un medico in pensione), come sarà riorganizzato il sistema: lo fanno ora mentre si sono riuniti in Unione montana a Bobbio i sindaci dell’Alta Val Trebbia con l’Ausl.
In corso una raccolta firme, presente anche il consigliere regionale di Fdi Giancarlo Tagliaferri e quello provinciale della Lega Federico Bonini. L’Ausl il 4 ottobre ha aperto una nuova procedura per l’affidamento in via temporanea di urgenza di servizi medici ospedalieri per la rete di emergenza. Vengono proposti contratti di almeno sei mesi, per i pronto soccorso e il punto di primo intervento. Nell’atto si legge: “Il sistema è attualmente permeato da un quadro di diffusa difficoltà. Gli interventi compensativi non sono di per sé sufficienti a garantire il fabbisogno necessario, tanto da rendere indispensabile reperire all’esterno, a tutela della salute pubblica, i servizi medici occorrenti”.
L’importo a base d’asta della procedura è di 345.750 euro, 1.440 euro a turno. “Accampare pallide giustificazioni come sta facendo l’Ausl di Piacenza è puerile e togliere il medico di emergenza in un territorio della grandezza e importanza della Val Trebbia è segnale vergognoso”, le parole di Tagliaferri. Il segretario del Pd dell’Alta Val Trebbia Mauro Martini ha telefonato al sindaco di Bobbio Roberto Pasquali e commenta: “Siamo a fianco della popolazione nel seguire con attenzione lo sviluppo degli eventi. Vengano confermate nei fatti le promesse di mantenimento e rafforzamento del presidio”.
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