Bonifica: “Investire sull’acqua e contenere la spesa record dei Consorzi per l’energia”
18 Ottobre 2022 13:42
Investimenti, innovazione, sostenibilità e massima celerità per quanto riguarda i processi amministrativi per mettere in sicurezza il territorio emiliano romagnolo. Il tutto con l’obiettivo di garantire la continuità del servizio irriguo di qualità grazie ad un necessario abbattimento dei costi energetici, che nel corso dell’estate più siccitosa di sempre hanno gravato sui bilanci economico finanziari degli Enti di bonifica.
Cifre da capogiro come per tante imprese e famiglie italiane che il mondo Anbi (Associazione nazionale Consorzi di gestione e tutela del territorio e acque irrigue) chiede di poter contenere, anche in virtù di nuove norme in grado di facilitare e favorire “lo scambio energetico sul posto” e l’utilizzo della propria rete di canalizzazioni, implementando l’impiego del fotovoltaico galleggiante per la produzione di energia pulita, anche grazie al nuovo e strategico “Piano Laghetti” redatto con Coldiretti.
Questi i temi al centro dell’incontro “Investire sul territorio per un futuro più sicuro e sostenibile”, il focus che Anbi, in collaborazione con la Regione Emilia Romagna, ha organizzato nella sede regionale a 100 anni dal primo congresso di San Donà di Piave, l’evento italiano che, di fatto, pose le basi per la nascita della bonifica moderna.
“Alla luce del mutamento del clima – sottolinea il presidente nazionale di Anbi e Anbi Emilia Romagna, Francesco Vincenzi – diventa fondamentale riuscire a centrare l’obiettivo della più proficua sinergia tra tutte le istituzioni e gli Enti collegati, passando così da una logica di emergenza ad una di prevenzione. I Consorzi hanno in cantiere opere straordinarie e sono partner autorevoli nella redazione di progetti come il Piano Invasi e il Piano Laghetti, in grado di anticipare le carenze strutturali limitando i potenziali danni generati dal clima non utilizzando cemento o modificando l’equilibrio dell’habitat e dalla biodiversità dei corsi d’acqua”.
“C’è ancora molto da fare – ha quindi sottolineato il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini. – Per sconfiggere questa emergenza permanente servono, da un lato, investimenti nella prevenzione delle calamità, e dall’altro nella salvaguardia dell’ambiente in cui viviamo. Per questo la Regione solo negli ultimi 5 anni ha investito oltre 700 milioni di euro per nuove infrastrutture irrigue, razionalizzazione dei consumi e messa in sicurezza grazie a fondi del Piano Invasi e del Pnrr: è un dovere che abbiamo nei confronti delle nuove generazioni”.
Per quanto riguarda la spesa sostenuta dai Consorzi di bonifica dell’Emilia Romagna (riportata nel dettaglio per quantitativi energetici in kWh nei grafici allegati) si parla di somme particolarmente ingenti: in Emilia Romagna si è passati dai 15 milioni di euro spesi nel 2020 , ai 21 milioni del 2021 fino ai 37milioni e 144 mila euro di quest’anno.
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