“Pochi agenti per strada”. Il sindacato Sulpl: “Surplus di lavoro. Manca progettualità”
20 Ottobre 2022 17:12
“Va precisato che negli uffici non c’è esubero di personale, ma semmai un surplus di lavoro”.
Inizia così la lunga nota scritta da Miriam Palumbo, segretario provinciale Sulpl (sindacato unitario lavoratori polizia locale), in risposta al “mantra politico ‘non si vedono gli agenti per strada’”.
“Ad oggi la polizia locale di Piacenza – spiega Palumbo – si compone di 104 operatori, di cui 13 ufficiali suddivisi in 6 commissari e 7 ispettori, di cui uno in distacco, 33 agenti destinati agli uffici e 58 agenti destinati al servizio esterno. Non è accettabile – prosegue – l’idea di destinare quei posti a personale non in divisa. In primis per la specificità e delicatezza del lavoro e poi perché quei pochi posti devono giustamente essere riservati a chi purtroppo ha serie problematiche legate alla salute comprovate con inidoneità permanente, a chi ha inidoneità temporanee (che certo necessiterebbero di essere monitorate e non rinnovate all’infinito), a chi ha anzianità di servizio e che dopo anni e anni su strada ha il sacrosanto diritto di andare a trascorrere gli ultimi anni prima del pensionamento in ufficio, anche in considerazione del fatto che il nostro lavoro non rientra, pur essendolo di fatto, tra le categorie usuranti. Il vero problema legato agli uffici è che, soprattutto negli ultimi mesi, la linea adottata dal vertice è di sottrarre dalla strada personale operativo e giovane (anagraficamente e per anzianità di servizio) per destinarlo dietro una scrivania, o addirittura abbiamo avuto qualche caso di neoassunto che di giorni in strada ne ha trascorsi ben pochi, per poi essere destinato al lavoro d’ufficio. E’ questo il vero problema, al quale nemmeno la terza riorganizzazione porrà rimedio”.
“Veniamo agli agenti destinati al servizio esterno – aggiunge Palumbo. – La matematica non è un’opinione: in teoria su strada ogni giorno dovrebbe essere presente poco meno del 60% del Corpo, se non ci fossero, cosa impossibile, assenze per malattia, aumentate anche a causa del Covid contratto per il servizio espletato a contatto con l’utenza più varia e disparata, senza dimenticare chi è stato costretto a casa per malattia terminale o chi è sottoposto a terapie salvavita/infortuni legati anche ad aggressioni o per ricondurre i violenti alla ragione/riposi/ferie/trasferte/formazione/udienze. Siamo rimasti a dir poco senza parole quando siamo stati informati in sede di riunione di quali fossero le linee di indirizzo fornite dall’amministrazione per la polizia locale, dopo il ritiro di Giunta: “vedere più Agenti per strada”. E’ evidente che non c’è progettualità per la polizia locale. Questo è un altro dato di fatto”.
Ultima postilla riguarda le affermazioni emerse in commissione consiliare: “il Nost, di fatto, è stato sciolto e non accorpato – conclude Palumbo. – Le due unità che sono venute a mancare, come è stato fatto per altre sezioni, potevano essere tranquillamente sostituite, se solo ci fosse stato la volontà di farlo. Inoltre, non è affatto vero che il Nost non vedeva di buon grado l’unità cinofila, anzi. Il sindaco attuale e quello uscente, con carte alla mano, conoscono bene tutta l’attività portata avanti dal Nost e dal loro caro Commissario per tentare in tutti i modi di farla funzionare, ma è stato impossibile, per cause oggettive. Questo è doveroso dirlo per chi non può più difendersi e che vorremmo far riposare in pace”.
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