Emergenza abitativa, dalla Regione sette milioni di euro per calmierare gli affitti
22 Ottobre 2022 02:35
Si chiama “Patto per la casa” e consiste in un piano, messo a punto dalla Regione Emilia Romagna, per dare risposta all’emergenza abitativa che riguarda soprattutto i centri urbani più popolosi e mettendo sul piatto 7 milioni di euro.
Un programma sperimentale e a forte valenza collaborativa che punta ad ampliare l’offerta di alloggi a canoni concordati o calmierati, più bassi di quelli di mercato, attraverso il riuso del patrimonio edilizio esistente o che tuttalpiù richiede interventi di manutenzione di modesta entità, per incentivare i proprietari a destinare all’affitto medio-lungo e a canone contenuto gli immobili oggi vuoti o destinati ad affitti brevi.
Il programma propone un meccanismo virtuoso che avvicina e avvantaggia contemporaneamente gli inquilini ed i proprietari grazie all’erogazione di un contributo fino a 10 mila euro in 5 anni per ogni alloggio.
Attraverso il “Patto per la Casa” gli inquilini vengono aiutati a pagare l’affitto di casa che verrà calmierato dalle risorse messe in campo dalla Regione con l’obiettivo di non superare l’incidenza del 15-20% dell’affitto sul reddito mensile familiare.
Inoltre, per incentivare i proprietari che mettono a disposizione per almeno cinque anni a canone concordato o ulteriormente calmierato i propri alloggi sfitti, sono previste garanzie sul puntuale pagamento del canone di locazione e sul rientro in disponibilità dell’alloggio, possibile riscossione anticipata di alcune mensilità, fondi di garanzia su eventuali morosità, oltre a vari vantaggi sui costi di attivazione e gestione del contratto e alle agevolazioni fiscali sull’Imu previste dalle norme in vigore.
“Con il Patto per la casa – si legge in una nota – si intende supportare l’attuazione del diritto alla casa, andando incontro ai bisogni di quella fascia di popolazione con redditi medi e bassi che non ha i requisiti per accedere all’edilizia residenziale pubblica ma fatica a trovare casa ai prezzi a libero mercato. In molti casi si tratta di giovani, famiglie numerose e monoreddito, lavoratori precari o anziani. La riduzione dell’affitto può arrivare infatti fino a 2 mila euro l’anno per gli inquilini con Isee tra i 9mila e i 20mila euro e a 1.500 euro nel caso di Isee compreso tra i 20mila e i 35mila euro”.
Il Patto per la casa, misura oggetto di un lungo lavoro di ascolto e confronto sia con i Comuni e le Acer che con associazioni di proprietari e sindacati inquilini, costituisce il terzo pilastro del più ampio Piano per la Casa cui la Giunta si era impegnata a inizio mandato per affrontare l’emergenza abitativa in Emilia-Romagna, e si va ad affiancare al Fondo regionale sull’affitto, che ha una dotazione di 40 milioni di euro per il 2022, e al piano per l’ammodernamento e la qualificazione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica, già finanziato da 20 milioni di euro dalla Regione e poi da 124 milioni di euro con il Pnrr. Il via libera alla realizzazione del piano, incentrato su una forte collaborazione con gli enti locali (Comuni, Unioni di Comuni e Città Metropolitana di Bologna) che saranno i beneficiari diretti delle risorse messe a disposizione da Viale Aldo Moro, è arrivato con l’approvazione da parte della Giunta regionale del regolamento di attuazione.
Il documento delinea i vari passaggi per mandare a regime il programma, la cui effettiva realizzazione è affidata a specifiche iniziative degli enti locali, con il coinvolgimento dei proprietari degli alloggi, associazioni di inquilini, enti del terzo settore e altri soggetti pubblici e privati gestori di immobili, comprese naturalmente le Acer territoriali.
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