“Piacenza sia città dei bimbi, fuori dalla palude militare”. Convegno al Politeama

22 Ottobre 2022 14:08

“Bisogna tornare a battersi per la città dei bambini, Piacenza deve uscire dalla palude dell’appartenenza militare. In parte, nel corso degli anni, ci siamo riusciti. Ma non del tutto, occorre andare avanti”. E’ l’esortazione che il pedagogista Daniele Novara ha lanciato oggi in occasione del convegno nazionale “Nessuno si educa da solo. Come costruire una comunità per crescere assieme”, organizzato dal Cpp (Centro psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti) al cinema Politeama.

“Tutti parlano di comunità educante, ma in modo retorico – ha premesso l’esperto – nel tentativo di mettere insieme insegnanti e genitori, con il risultato che le famiglie sono diventate enormi doposcuola. Madri e padri ripassano di notte l’algebra per riuscire a fare i compiti… Così non funziona”. Novara, poi, ha analizzato le difficoltà nell’erogazione di certi servizi: “I centri estivi costano troppo e le alternative sono i videogiochi o i nonni. Le scuole dell’infanzia paritarie sono in crisi. E chi ne fa le spese sono i bambini stranieri, che spesso non frequentano le strutture. Eppure dai tre ai sei anni si costruisce l’identità di un individuo. Le retribuzioni dei docenti sono imbarazzanti, le insegnanti della fascia infantile dovrebbero essere pagate di più rispetto a quelle delle superiori”.

“AIUTIAMO I BAMBINI NEL POST-COVID” – Tra gli ospiti, anche la psicologa Silvia Vegetti Finzi: “Una città deve costituire spazi per i bambini adatti a incontrarsi e giocare a tutte le età, dai piccolissimi agli adolescenti. Ed è molto importante che ci sia un dialogo continuo e sincero tra la famiglia e la scuola, perché troppo spesso si tratta di realtà isolate. Non bisogna dimenticarsi – ha aggiunto Vegetti Finzi – che i bambini sono quelli che hanno sofferto maggiormente il periodo di Covid, chiudendosi tra le mura di casa e temendo di uscire. Aiutiamoli”.

“NO ALLE ETICHETTE IN CLASSE” – La nota scrittrice Susanna Tamaro, in videocollegamento sul maxischermo del Politeama, ha raccontato la sua esperienza con la sindrome di Asperger: “Etichettare un bambino è abominevole, si tratta di un essere umano con una complessità irriducibile. Ho la sindrome di Asperger, a scuola ero individuata come un soggetto complicato, ma restavo con tutti gli altri coetanei perché il contesto era più ordinato. Oggi invece ci sono molte certificazioni e una scarsa gestione degli spazi didattici. La comunità deve essere compatta. Servono poche regole, molto chiare”.

Ospiti del convegno – tra gli altri – anche il sindaco di Verona ed ex calciatore Damiano Tommasi, l’attrice Carlotta Natoli, la psicologa Laura Pigozzi, il maestro e giornalista Alex Corlazzoli, l’attore Giacomo Poretti.

IL SERVIZIO DI THOMAS TRENCHI:

LA FOTO GALLERY DI CLAUDIO CAVALLI

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