Salute, bellezza e assaggi: il mercato coperto di Coldiretti celebra la lavanda piacentina
22 Ottobre 2022 11:37
“La natura ci offre tutto, ma proprio tutto per vivere meglio”. Il Mercato Coperto di Campagna Amica in via Farnesiana, 17 a Piacenza rende omaggio alla lavanda e alla sua coltivazione nell’Appennino piacentino, per scoprire la storia, le molteplici proprietà e i benefici di una pianta dai mille usi, che viene sempre più spesso utilizzata anche in cucina.
Oggi, sabato 22 ottobre, i visitatori del Mercato possono scoprire le virtù della lavanda in ambito di salute e bellezza, e assaggiarla in gustosi piatti.
L’evento è organizzato dall’azienda agricola “Il Melisseo” di Cassimoreno di Ferriere, in collaborazione con l’azienda agricola “Roncolo Bosco” di Groppallo.
Nobile anche il fine dell’iniziativa: il ricavato della degustazione, a cura di Cristian Lertora, servirà a sostenere l’hospice “La Casa di Iris”.
All’evento di oggi vengono approfondite queste due varietà presenti nel Piacentino:
LA LAVANDULA ANGUSTIFOLIA: LA VERA
È la più pregiata. Sopporta bene il clima freddo, i suoi terrenti prediletti sono situati in montagna, fino ai 1400 metri e dai fiori della pianta si estrae il miglior olio essenziale, quello più ricco di sostanze benefiche e curative. Può essere impiegata anche in ambito culinario. I primi ad usare questa pianta tra i fornelli sono stati i monaci medievali che usufruivano dei fiori freschi o essiccati per arricchire il gusto delle loro pietanze e nello stesso tempo conferire ai cibi proprietà benefiche e salutari per la mente per il corpo. Al giorno d’oggi grandi e rinomati chef hanno inserito nei loro menù piatti dolci e salati a base di lavanda. Quando si decide di cucinare con la lavanda, la parola d’ordine – afferma Alessandro Passeri di “Il Melisseo – è sperimentare, mettere alla prova il proprio palato.
LAVANFULA HYBRIDA: LAVANDINO
Si tratta di una pianta molto robusta ottenuta da un incrocio tra lavanda vera e lavanda spigo. Ha uno sviluppo maggiore sia in altezza sia in diametro, i fiori sono più grandi e permettono di estrarre un maggior quantitativo di essenza. L’olio che se ne ricava è usato per i massaggi, dolori traumatici, distorsioni, stiramenti e per allontanare le zecche, le tarme e gli insetti più fastidiosi.
© Copyright 2024 Editoriale Libertà
NOTIZIE CORRELATE