Prefettura: controllo negli ambienti di lavoro, 263 irregolarità dalla primavera
08 Novembre 2022 19:30
Sono 263 le situazioni di irregolarità negli ambienti di lavoro – tra agricoltura, edilizia e logistica – riscontrate a partire dalla scorsa primavera dagli enti ispettivi ITL, INPS, AUSL e INAIL, , aggiuntivi rispetto a quelli svolti nell’ambito delle rispettive competenze istituzionali.
Sono i dati forniti dalla Prefettura. Con riferimento al dato relativo al settore dell’edilizia, viene precisato che si tratta del numero di cantieri ispezionati presso i quali possono operare anche più ditte. Sono stati accertati complessivamente 84 lavoratori irregolari nei settori controllati e 39 lavoratori sommersi.
Nell’ambito di tale attività, l’ITL ha accertato anche l’evasione dell’importo complessivo di 1.147.019 euro.
“L’ultimo tragico episodio di morte sul luogo di lavoro nella nostra provincia induce ad una riflessione sulle iniziative – si legge nella nota della Prefettura -, in doveroso costante miglioramento e potenziamento, per la prevenzione e il contrasto a tale fenomeno. Nonostante i numerosi provvedimenti normativi e le attività di controllo degli enti preposti, nonché le iniziative di sensibilizzazione delle parti datoriali e dei lavoratori, per una puntuale ed esaustiva informazione e formazione, continuano purtroppo a registrarsi eventi che sovvertono la visione dei luoghi di lavoro, da ambienti in cui si svolge la quotidiana vita lavorativa delle persone, con sicurezza e serenità, a luoghi in cui si muore”.
“Lavorare non può significare porre a rischio la propria vita” ha ricordato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della Giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro dello scorso 9 ottobre.
Il tema è oggetto di massima attenzione dalla Prefettura, che ha promosso dallo scorso anno la costituzione dell’Osservatorio Provinciale per la sicurezza nei luoghi di lavoro e contrasto al lavoro nero, quale “luogo di sintesi e raccordo tra i diversi livelli istituzionali e le parti sociali che risultano coinvolti, a vario titolo, nella materia della sicurezza nei luoghi di lavoro e nelle misure di contrasto al lavoro nero ed irregolare”.
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