Alla scoperta di quantistica e nanotecnologie: studenti del Colombini in Germania
09 Novembre 2022 05:03
A stretto contatto con il microscopio a effetto tunnel, i rilevatori di particelle cosmiche e un componente dell’acceleratore del Cern di Ginevra. È l’esperienza che gli allievi del liceo Colombini – una quarantina in totale – hanno vissuto in un recente viaggio in Germania, un’occasione unica per approfondire il mondo della fisica.
Le classi quinte dell’indirizzo in scienze applicate, accompagnate dalle docenti Elisabetta Fumi e Claudia Vecchia insieme al professore Stefano Savi, hanno infatti intrapreso uno stage di alcuni giorni prima nel dipartimento di fisica dell’università tecnica di Aquisgrana con un focus in inglese – tra le altre cose – sulle onde gravitazionali, poi nel centro di ricerca Forschungszentrum Jülich, uno dei più grandi e importanti in Europa, per provare a orientarsi tra nanotecnologie, biotecnologie e computer quantistici in rete con altri dispositivi sparsi nel mondo.
“Abbiamo visto luoghi, laboratori e istituti scientifici ad accesso limitato – spiega la studentessa Laura Scuderi – in cui il sapere incontra l’applicazione pratica, uno dei possibili sbocchi del nostro percorso liceale”. Il giovane Edoardo Seist cita “un particolare microscopio unico al mondo perché creato ad hoc con la collaborazione tra menti specializzate in diversi settori, come fisici e ingegneri, verso la soluzione di problemi molto complessi”. E un altro allievo, Giovanni Buttafava, rimarca che “all’interno dei laboratori in cui siamo entrati, gli esperti stanno scrivendo le nuove leggi del mondo che andranno a spiegare fenomeni ancora sconosciuti. Ho capito che è sempre possibile fare meglio, ma occorre mettersi in discussione”.
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