“Lavoriamo per migliorare la salute. Più attenzione ai ricercatori sanitari”
16 Novembre 2022 16:00
Tra i tanti professionisti che si prendono cura dei pazienti, in base alle proprie competenze, ci sono anche i ricercatori in forza presso gli Irccs (Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico) ed Izs (Istituto zooprofilattico) pubblici. La missione di un ingegnere biomedico, ad esempio, è quella di migliorare la vita delle persone attraverso dispositivi, come le protesi e le ortesi. Tra i ricercatori in questo settore c’è anche il piacentino Paolo Caravaggi, laureato al Politecnico di Milano in Ingegneria meccanica con indirizzo biomedico, dottorato in Inghilterra e con esperienza di ricerca post dottorato negli Stati Uniti. Il piacentino lavora come ricercatore presso l’Irccs Istituto Ortopedico Rizzoli di Bologna e nel 2017 è stato uno dei 10 fondatori dell’Associazione Ricercatori in Sanità Italia (Arsi), di cui attualmente è tesoriere.
“L’obiettivo dell’associazione – spiega Caravaggi – è quello di sensibilizzare l’opinione pubblica e i nostri governanti sull’importanza della ricerca sanitaria per il nostro Paese. Noi testiamo nuovi farmaci e progettiamo dispositivi che avranno un impatto sulla salute della popolazione ma, troppo spesso quello del ricercatore viene considerato un lavoro di serie B. Per molto tempo i contratti sono stati precari e rendevano difficile l’attività e la programmazione. Per un progetto di ricerca servono anche diversi anni e con i contratti precari non si ha la tranquillità necessaria per portarlo a termine. Grazie anche alla nostra attività, la situazione sta lentamente migliorando anche se c’è ancora molto da fare come istituire il contratto a tempo indeterminato per i ricercatori degli IRCCS ed IZS”. L’associazione, inizialmente composta da dieci ricercatori di Bologna, è ora salita a 25 membri del direttivo che rappresentano 15 Irccs ed Izs in tutta Italia.
“Siamo fieri dell’attività che stiamo facendo. Facciamo riunioni con i soci, abbiamo contatti con il Ministero, e siamo presenti e molto attivi sui social. Abbiamo anche in calendario il nostro primo congresso scientifico e in futuro vorremmo fornire borse di studio ai ricercatori più meritevoli”. A portare Paolo Caravaggi in questo settore è stata la combinazione di due fattori: “Ho scelto Ingegneria per il desiderio di progettare oggetti innovativi mentre il ramo biomedico deriva da mia sorella Francesca che ha studiato Medicina e mi ha fatto avvicinare al corpo umano, la macchina perfetta per eccellenza”.
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