“L’informazione in tempo di guerra”. Il giornalista Rai Ilario Piagnerelli a Cives
17 Novembre 2022 16:51
Si chiude la prima parte del corso di formazione Cives “Zona Franca”: è Ilario Piagnerelli, redattore Esteri di Rainews e corrispondente Rai dall’Ucraina, il relatore di venerdì 18 novembre nella sede piacentina dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Già inviato in Iraq e poi in Afghanistan, oggi Piagnerelli racconta da vicino la guerra russo-ucraina, documentando azioni, ritorsioni e massacri: nel marzo 2022 riesce a entrare nel centro di Bucha, alle porte di Kiev, documentando in esclusiva lo sterminio appena avvenuto per mano delle forze russe. In questi giorni si trova a Odessa e interviene giornalmente nel corso di telegiornali e trasmissioni televisive. Ai corsisti di Cives Piagnerelli parlerà dell’informazione in tempo di guerra.
CIVES – È un corso di formazione promosso dall’Università Cattolica del Sacro Cuore insieme alla diocesi di Piacenza-Bobbio, al Laboratorio di Economia Locale e alla Fondazione di Piacenza e Vigevano. I lavori sono coordinati da Giovanni Ambroggi, Patrizia Calza, Raffaele Ciociola, Enrico Corti, Angela Fugazza, Enrico Garlaschelli, Giovanni Groppi, Sara Groppi, Daniela Guzzi, Massimo Magnaschi, Roberto Maier, Francesco Millione, Marina Molinari, Fabio Obertelli, Francesco Perini, Francesco Petronzio, Piergiorgio Poisetti, Paolo Rizzi e Susanna Rossi.
ZONA FRANCA – Lo scoppio della guerra in Ucraina ha messo in dubbio certezze radicate in noi da decenni. Abituati al ruolo di spettatori di guerre “lontane”, ci siamo percepiti per anni in una sorta di “zona franca”, riparati dalle conseguenze e distanti dall’essere attori o vittime. E se pensiamo alla pace, dalla nostra posizione di avulsi dai conflitti, non ci viene in mente altro se non un anelito alla fine della guerra. Consideriamo la pace come punto d’arrivo di un conflitto, e così ci lasciamo sfuggire l’accezione più significativa del termine “pace”, che riguarda la situazione da creare per prevenire il conflitto. Trascuriamo le regole di una convivenza civile che idealmente dovrebbe evitare la frammentazione della concordia.
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