Nasce il “Cammino di Margherita” tra Italia e Belgio passando a Piacenza
28 Novembre 2022 04:12
L’idea ambiziosa – già tracciata sulla carta ma ancora tutta da costruire – è di creare un cammino di circa 6mila chilometri che possa collegare l’Italia al Belgio, toccando di tappa in tappa i luoghi di vita, i casati o i possedimenti appartenuti a Margherita d’Austria, uno dei nomi più importanti degli Asburgo nel 1500. Un “Cammino di Margherita” dove Piacenza non potrà che avere un’importanza centrale dal momento che la duchessa di Parma e Piacenza, morta in Abruzzo nella città di Ortona, si trova sepolta proprio nella nostra città all’interno della chiesa di San Sisto.
La proposta arriva proprio da Ortona, dove nei giorni scorsi le associazioni SearchGo, Progetto Ortona 2.0 e NoveZeroSei hanno lanciato il progetto di un percorso storico che collega il Mediterraneo al Nord Europa nel nome di Margherita, figlia di Carlo V d’Asburgo. “Con questo cammino vogliamo far ripercorrere le vie che Margherita fece durante la sua nobile vita, unendo i paesi, i borghi e i punti di interesse che si trovano lungo il trekking”- chiarisce Francesco Bernabeo di SearchGo. “Entro cinque anni, contiamo di fare del Cammino di Margherita il percorso più lungo del mondo”. Il tracciamento del percorso è già iniziato dal Sud Italia per poi risalire verso nord, da Napoli alla città belga di Oudenaarde con il coinvolgimento delle varie amministrazioni locali che vorranno aderire al progetto.
Il contatto con la nostra città sarà inevitabile e Piacenza, nell’idea dei promotori, dovrà diventare una tappa fissa del Cammino. Dopo il primo matrimonio con Alessandro de’ Medici, infatti, Margherita sposò Ottavio Farnese diventando così duchessa di Parma e Piacenza: nonostante i viaggi tra i Paesi Bassi e i feudi abruzzesi, alla sua morte indicò nel testamento la volontà di essere sepolta a Piacenza. Il suo magnifico monumento funebre oggi è visibile nel transetto sinistro della chiesa di San Sisto, che potrebbe rappresentare così un “fine tappa” del Cammino. Ma ci sono anche altri comuni piacentini che potrebbero essere coinvolti in un’idea che possa unire alla rievocazione storica il marketing territoriale o la cultura enogastronomica.
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