Gossolengo, dietrofront del Comune: “L’insediamento logistico non si farà”
14 Dicembre 2022 04:41
Non ci sarà alcun polo logistico sulla strada Regina di Gossolengo, né insediamenti produttivi riconducibili a questa tipologia: l’intenzione dell’amministrazione comunale – a fronte del parere negativo espresso dalla Provincia nelle scorse settimane – è quella di abbandonare il contestato progetto di espansione sull’area di 150mila metri quadrati. Lo ha annunciato il sindaco di Gossolengo Andrea Balestrieri nel corso dell’ultima assemblea pubblica convocata al salone parrocchiale per aggiornare la popolazione sulle novità riguardo alla proposta urbanistica: la maggioranza è quindi pronta a votare contro al progetto, così come presentato dal privato. Ma all’annuncio dell’improvviso dietrofront dell’amministrazione – che finora non si era mai espressa sfavorevolmente nei confronti della proposta di espansione – la popolazione, invece di festeggiare, ha mantenuto un atteggiamento diffidente e sospettoso.
Prima di spiegare le intenzioni dell’amministrazione, il sindaco Balestrieri si è tolto più di un sassolino dalla scarpa rispondendo a chi – in primis al Comitato Regina – lo aveva accusato di scarsa trasparenza e di voler assecondare interessi privati a discapito del bene pubblico. “Non abbiamo mai nascosto nulla, né ci siamo mai posti sul tema in maniera faziosa» ha chiarito il primo cittadino. «Fin da subito abbiamo agevolato la massima circolazione delle informazioni e abbiamo osservato scrupolosamente quanto previsto dalla legge. Siamo rimasti equidistanti anche nel rapporto con il proponente e nessuno qui vuole usare sotterfugi”.
Riguardo alla specifica bocciatura del piano, il sindaco – con una certa tortuosità di linguaggio – ha inizialmente spiegato l’intenzione dell’amministrazione di «portare quanto prima il Piano in consiglio comunale per le sua approvazione, manifestando ad ora parere contrario all’approvazione adeguandoci, almeno in parte, alle riserve e al parere contrario della Provincia sull’incompatibilità degli incrementi di traffico» che il nuovo insediamento porterebbe. La Provincia, tuttavia, aveva espresso criticità non solo sull’insostenibile mole di camion sulla Sp 28 ma anche sul fatto che il piano fosse in contrasto con il Psc comunale e con il Ptcp provinciale: rilevazioni che però l’amministrazione sembrerebbe intenzionata a confutare – dopo aver accolto il parere di tecnici e legali – quando la riserva dovrà essere votata in consiglio comunale assieme a tutte le altre osservazioni al piano presentate da cittadini, associazioni e comitati. Soltanto dopo la perplessità e le proteste dei cittadini che hanno chiesto maggiore chiarezza sul futuro dell’area, il sindaco ha sciolto ogni ambiguità e meglio precisato in assemblea che l’intenzione dell’amministrazione – alla fine dell’iter – sarà quella di votare contro all’approvazione del progetto adottato.
“Prima però bisognerà votare o controdedurre le varie osservazioni» ha precisato il sindaco. «Qualcuna potrà essere accolta, altre no o solo parzialmente. Poi sarà il consiglio comunale a decidere in merito: non sarebbe stato quindi possibile, come ci è stato chiesto in queste settimane, ritirare o bocciare da subito il piano. C’è un iter da rispettare. E ricordo che il parere della Provincia non è vincolante: avremmo potuto benissimo proseguire con il piano presentato ma abbiamo ritenuto di accogliere e condividere le osservazioni avanzate sui problemi al traffico che i capannoni potrebbero comportare”.
La futura bocciatura in consiglio comunale, però, potrebbe aprire la strada a ricorsi da parte del privato.
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