Due arresti cardiaci in poche ore. Fondamentale l’uso del defibrillatore

29 Dicembre 2022 11:23

Restano gravi le condizioni dei due uomini che ieri, 28 dicembre, sono stati colpiti da arresto cardiaco, a distanza di un paio d’ore uno dall’altro. In entrambi i casi è stato fondamentale il defibrillatore che ha permesso di soccorrere i malcapitati. Il caso più grave si è verificato nella serata di ieri in via XX Settembre, a Piacenza, dove un 35enne è stato colpito da un malore improvviso. Era assieme alla compagna e stava guardando le vetrine dei negozi quando, improvvisamente, si è accasciato a terra senza coscienza tra l’apprensione dei presenti. “Era cianotico, gli ho preso il polso ed era senza battito” racconta il piacentino Andrea Fiorito che lo ha salvato assieme ad un altro ragazzo presente. “Ho fatto accomodare la compagna nella vicina gioielleria e poi sono corso come un pazzo a cercare un defibrillatore, fino alla pizzeria dell’Orologio in piazza Duomo. Avrei dato la vita pur di salvarlo, in quel momento. Abbiamo applicato subito il defibrillatore e dopo due scariche si è ripreso. Così ho proseguito con il massaggio cardiaco. Solo dopo è arrivata l’ambulanza della Croce Bianca con l’automedica del 118. Sono stati i dieci minuti più brutti della mia vita. Se non ci fosse stato un defibrillatore in zona, oggi quel ragazzo sarebbe sicuramente morto”. Sul posto è intervenuta anche il primario del reparto di Cardiologia dell’ospedale di Piacenza Daniela Aschieri, che stava transitando in quel momento e ha dato il suo supporto. Le condizioni del 35enne restano però molto serie.

Un altro arresto cardiaco si è verificato ieri un paio di ore prima all’interno del complesso sportivo “Vittorino da Feltre” di via del Pontiere. Un 75enne ha accusato un malore mentre giocava a calcetto ed è stato soccorso dai compagni di squadra, che hanno praticato le manovre di rianimazione con il defibrillatore di cui è dotato l’impianto sportivo. In seguito è stato portato dalla Croce Bianca all’ospedale di Piacenza. Un episodio che ha dell’incredibile perché l’uomo aveva già subìto un arresto cardiaco, sempre alla Vittorino, quattro anni fa e anche in quell’occasione era stato defibrillato con lo stesso strumento presente in struttura che ieri lo ha salvato per la seconda volta.

 

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