Tasse ingiuste sull’energia, maxi rimborso di 700 mila euro a 23 imprese piacentine
31 Dicembre 2022 13:07
Alla fine pagherà lo Stato. Ma per ora saranno i fornitori di energia elettrica a dover restituire più di 700 mila euro a ventitré aziende piacentine per tassazioni non dovute nel 2011 e da loro applicate come sostituto di imposta.
I fornitori, volendo – e sicuramente andrà così – potranno a loro volta rivalersi sullo Stato, ovvero sulla amministrazione finanziaria. Intanto però il Consorzio Piacenza Energia di Confindustria è fra i pochi in Italia – e apre una via a chissà quanti altri casi – ad ottenere una bella soddisfazione in moneta sonante dopo aver contestato l’addebito in fattura.
I fatti. Per due anni, il 2010 e 2011, lo Stato “patrigno” più che padre, ha applicato delle tasse, delle addizionali, ad essere precisi sulle accise di luce e gas finalizzate a sovvenzionare le province, ma l’Europa ha bocciato tali addizionali che peraltro dal 2012 anche lo Stato italiano ha (forse con rassegnazione) abrogato. Oggi il Tribunale di Torino ha rimesso le cose a posto e ha disposto la restituzione dei soldi non dovuti al gruppo di aziende di Confindustria.
Dopo Torino, il Consorzio piacentino intenta causa anche presso il Tribunale di Milano per un altro fornitore, riferendosi all’energia fornita e tassata nel 2010. E tutto fa pensare che le cose andranno nello stesso modo e la vittoria sarà doppia. Portando a 1,4 milioni l’ammontare della restituzione complessiva.
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