La gestione del lupo sul territorio dell’Appennino piacentino è stata oggetto di un convegno organizzato da Federcaccia Piacenza.
La sala consiliare di Podenzano era gremita di cacciatori e di semplici cittadini. Una serata in cui Federcaccia, insieme alle associazioni venatorie piacentine, ha voluto farsi parte attiva per dare il suo contributo alla risoluzione di un problema, quello dell’aumento del numero di lupi – e di ibridi – sul nostro Appennino. Una situazione che, è stato detto, è cambiata rispetto a 50 anni fa, quando il lupo è stato dichiarato specie “particolarmente protetta”.
Se in questi decenni la presenza del lupo si è ben poco percepita, ora la situazione è cambiata perché gli esemplari sono aumentati. In Italia si sono stimati, nel 2021, 3.300 lupi. Da parte delle associazioni venatorie, i cui cacciatori negli ultimi mesi hanno subito predazioni di cani da parte di lupi o ibridi, l’impegno a produrre dati concreti perché le istituzioni e la politica trovino una soluzione. Così la richiesta ai cacciatori di denunciare le predazioni e di compilare il censimento nazionale delle predazioni, come sollecita il Comitato nazionale cacciatrici Federcaccia.
C’è un impegno anche da parte delle istituzioni che sul territorio piacentino si concretizza nella raccolta dei resti dei cani predati per ottenere il Dna dei predatori e, come ultimo intervento, il posizionamento di tre fantocci di cane tra Farini e Ferriere e di fototrappole per monitorare il comportamento dei lupi.
Relatori della serata: l’avvocato Luigi Salice, presidente di Federcaccia Piacenza Enrico Merli, responsabile del procedimento di caccia, pesca e tartufi della Regione Emilia Romagna per la Provincia di Piacenza, l’avvocato Francesco Monica, Angelo Vigevani, vicepresidente di Federcaccia Piacenza e componente della commissione cinofila, Daniela Fontana di Pro Segugio e del Comitato nazionale cacciatrici Federcaccia.
Anche in prefettura a Piacenza, il 10 gennaio, si è tenuto un approfondimento, presieduto dal prefetto e relativo alla presenza dei lupi nel territorio piacentino con la partecipazione del comandante provinciale dell’Arma dei carabinieri, del comandante del Gruppo Forestali Carabinieri Parma-Piacenza, dei rappresentanti della Regione Settore Agricoltura, caccia e pesca – Ambiti Parma e Piacenza, della polizia provinciale, dell’Ausl-Sanità Animale, dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell’Emilia Romagna e dell’Ispra.
Nel corso dell’incontro sono stati illustrati, tra gli altri, i dati relativi agli episodi di predazione (14 nel 2021 e 19 nel 2022), le aree di avvistamento e le misure poste in essere ai diversi livelli istituzionali.
Nelle prossime settimane si terrà nuovo incontro con i sindaci del territorio per la più ampia informazione sia per gli aspetti di prevenzione che di accesso ad eventuali richieste di indennizzo, erogati dalla Regione.