Spaccio di cocaina e di sostanze anabolizzanti: indagate 41 persone
27 Gennaio 2023 10:31
Centinaia di cessioni di cocaina e traffico di anabolizzanti, per gonfiare i muscoli e ottenere migliori prestazioni sportive, anche grazie all’aiuto di una farmacista compiacente.
E poi, un bar e una palestra che sarebbero stati adibiti a luogo per l’acquisto e il consumo di stupefacenti e una vigilessa della polizia municipale di Piacenza accusata di favoreggiamento nei confronti di un indagato per averlo informato di notizie coperte da segreto relative alle indagini che lo riguardavano.
Reati contenuti in un avviso di conclusione indagini notificato nei giorni scorsi a 41 persone, 25 italiani (15 sono residenti in città, mentre gli altri vivono in provincia), e 16 stranieri quasi tutti con casa a Piacenza. Tutti indagati a piede libero.
Una corposa indagine coordinata dalla Procura di Piacenza, che ipotizza reati commessi dal 2015 al 2019, contempla 208 capi d’imputazione, in buona parte relativi allo spaccio di cocaina e di sostanze dopanti.
Il capitolo riguardante il doping vede come principale accusato un personal trainer piacentino che in passato ha già avuto guai con la giustizia. Ma è stata indagata anche una farmacista piacentina che tra il 2017 e il 2019 avrebbe procurato illecitamente a due personal trainer farmaci come Monores, Gonasi, Sildenafil e Testosterone.
A quasi tutti gli indagati viene contestato lo spaccio di cocaina. Droga che talvolta veniva acquistata a Milano. Il giro di spaccio era florido e la Procura contesta a sei persone (chi come titolare, chi come spacciatore e chi come organizzatore di acquisti di gruppo) di aver trasformato un bar di Piacenza in un luogo per l’acquisto e il consumo di cocaina. Analoga contestazione viene fatta a due personal trainer con riferimento alla loro palestra.
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