Se Checov arriva a Gavi o Vaccarezza e Omero si spinge fino a Pej contro la solitudine
06 Febbraio 2023 03:49
È il teatro cui non interessa il botteghino. Quello che ai pesanti sipari in velluto rosso preferisce la porta in legno di un circolo riscaldato da una vecchia stufa, i tavoli di una trattoria come palco, le luci non della ribalta ma del sole d’Appennino a oltre 1.400 metri.
Nel fine settimana s’è alzato il sipario su questi “ritagli di valle”, in occasione dello spettacolo pensato per le comunità residenti e resistenti: tra gli autori portati in scena Checov, Benni, Valentine, Omero, Merini e Kahlo.
La rassegna, dopo l’affetto riscontrato lo scorso anno, è tornata con la firma del gruppo Quarta Parete, con il gruppo musicale San Lorenzo e il sostegno della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Tappa a Gavi di Coli, all’agriturismo La Torre, poi al circolo Verde Luna di Vaccarezza e infine all’albergo Tambussi di Capannette di Pej, presenti anche i sindaci.
“Qualcuno ci dice “Ma se foste venuti d’estate ci sarebbe stata più gente…” ma noi vogliamo far stare bene le comunità residenti, e resistenti. La nostra è una provocazione, fuori dal tempo”, spiega tra i promotori Daniele Righi. Mascotte e acrobata: il cane Bonzo.
Non ci si ferma. Prossimi appuntamenti, nel fine settimana, a Bruzzi di Groppallo, Mareto di Farini, Cattaragna di Ferriere.
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