Osservatorio Cgil: boom di infortuni sul lavoro, nel Piacentino 4.730 in un anno
08 Febbraio 2023 13:59
Una strage silenziosa e inarrestabile. Aumentano del 12,1% gli infortuni sul lavoro nel Piacentino. Sono 4.730 gli incidenti denunciati nel 2022 a fronte dei 4.220 che si erano verificati nel 2021. Diminuiscono le vittime: passano da 13 a 9. Numeri ancora impressionanti, che devono far riflettere. Segnano un +23,5% le denunce per malattie professionali (153 nel 2021 – 189 nel 2022). Sono questi i numeri che emergono dal primo anno di attività dell’“Osservatorio permanente sugli infortuni e sulle malattie professionali in Emilia Romagna” costituito dalla Cgil Emilia Romagna per monitorare, attraverso i dati resi disponibili dall’Inail, quanto avviene nella nostra regione riguardo alla sicurezza dei luoghi di lavoro.
Dopo la crisi economica del 2020 a causa della pandemia, il 2021 ed il 2022 hanno rappresentato il tentativo di agganciare la ripresa, pur risentendo degli effetti della guerra in Ucraina. “Purtroppo, però, per il secondo anno consecutivo continuiamo a registrare un aumento preoccupante degli infortuni sul lavoro (+9,2% nel 2021, +9,6% nel 2022) – si legge nella nota della Cgil che continuano a colpire in maniera più dura le lavoratrici e i lavoratori dei settori più fragili ed esposti (donne, migranti, precari, il sistema degli appalti e dei subappalti).
I settori in cui si registra il maggior numero di denunce di infortunio sono: trasporto e magazzinaggio, sanità, commercio, costruzioni, agricoltura e agroindustria.
“I dati consegnano un imperativo: il tema della tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro deve tornare a essere una priorità assoluta per le istituzioni a tutti i livelli. Si tratta di una strage insopportabile. Nel 2022 in Italia hanno perso la vita sul lavoro 1.090 lavoratrici e lavoratori (una media di tre al giorno), dei quali 88 in Emilia-Romagna. Un dato che in questa regione, seppur in lieve calo, resta ancora tragicamente alto”.
La Cgil annunci un nuovo impegno: “Abbiamo condiviso con la regione e i soggetti firmatari del “Patto per il lavoro e il clima”, il protocollo “Tutela della Salute e della sicurezza sul lavoro” al quale bisogna ora dare piena operatività. Chiediamo quindi che, a tutti i livelli, vengano realizzati investimenti sulla prevenzione e per sviluppare la cultura della sicurezza sul lavoro nelle scuole, sul rafforzamento dei controlli e degli organismi ispettivi, sulla formazione, e sulla partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori alla definizione dei modelli organizzativi che garantiscano la loro sicurezza”.
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