Castell’Arquato, legata per ore ad un laccio-trappola: gattina salvata dal padrone
04 Marzo 2023 03:01
Intrappolata per ore da un laccio in fil di ferro, una gatta è stata tratta in salvo dal proprietario che aveva seguito i lamenti dell’animale. Il fatto è avvenuto nella campagna di Castell’Arquato, nei pressi di un vigneto.
Nella giornata di sabato, preoccupato nel non vedere rincasare l’animale, il padrone ha iniziato a cercarla nella campagna circostante. “Ho iniziato a sentire un miagolio e l’ho seguito” ha spiegato il proprietario, che si è trovato di fronte alla propria gatta impigliata in una rete che divide due proprietà. “Ho subito pensato che fosse ferita, perché aveva un ferro che le usciva dalla schiena, così l’ho portata dal veterinario- ha aggiunto – che si è accorto, dopo aver sedato l’animale e rasato il pelo, che non si trattava di un ferro infilzato ma di un laccio-trappola”. La gatta, di nome Milù, deve aver lottato diverse ore per tentare di liberarsi poiché era sfinita e con i polpastrelli tagliati al momento del ritrovamento.
Queste semplici quanto crudeli trappole, talvolta, si trovano ancora in campagna e sono utilizzate per tenere alla larga da pollai o terreni i piccoli predatori come volpi, istrici o tassi. Tale dispositivo però, oltre ad essere illegale, è ritenuto un mezzo di cattura cruento: posizionato in prossimità di un avvallamento del terreno che permette di introdursi nella recinzione, è formato da una sorta di cappio che si stringe attorno al malcapitato animale provocandone la morte lentamente, tra lesioni e inutili sofferenze.
Il proprietario dello sfortunato felino ha segnalato l’episodio ai Carabinieri Forestali di Castell’Arquato che provvederanno ad indagare. Fortunatamente Milù deve aver giocato una delle sue sette vite e ora sta bene, anche se sul pelo ad altezza delle scapole porterà per sempre le cicatrici provocate dal filo metallico.
© Copyright 2024 Editoriale Libertà
NOTIZIE CORRELATE