“Collare elettrico al cane da caccia non usato”. Archiviata denuncia per maltrattamenti
10 Marzo 2023 03:05
Quando la polizia provinciale ha controllato il cane da caccia, al collo aveva effettivamente un collare elettrico – strumento vietato dalla legge – ma non è stato possibile provare che il padrone lo stesse utilizzando, né che fosse effettivamente in corso una violenza sull’animale. Per questo, è stato archiviato il procedimento penale a carico di un cittadino di Travo che, nel settembre del 2021, era stato denunciato per maltrattamento del suo setter inglese durante l’attività di caccia.
La vicenda risale a circa due anni fa quando il cacciatore era stato notato in località Campadello di Travo con il suo cane dalle Guardie Ecologiche Volontarie. Queste, alla vista del collare elettrico utilizzato per “educare” i cani all’obbedienza con piccole scosse, avevano poi richiesto l’intervento della polizia provinciale che aveva quindi denunciato il travese per maltrattamenti e per aver sottoposto il suo animale “a sevizie insopportabili, causandogli un’inutile sofferenza fisica”. L’uomo, che sosteneva l’esatto contrario, si era quindi rivolto all’avvocato Francesco Monica, che ha dimostrato la bontà della sua azione e l’infondatezza del reato.
Gli elementi portati dalla difesa e condivisi dal pm Antonio Colonna nella sua richiesta di archiviazione – poi confermata a dicembre 2021 dal gip Stefania Di Rienzo – sono di varia natura. “Prima di tutto il cane, già al momento dell’intervento della polizia provinciale, non presentava segni di sofferenza ma era ben reattivo e amichevole” spiega l’avvocato Monica. “Per fugare ogni dubbio, due giorni dopo l’accaduto ho subito chiesto il parere di due diversi e qualificati medici veterinari che, dopo aver visitato il setter, hanno confermato e certificato che l’animale era in buona salute, senza segni di bruciature o di maltrattamento, senza comportamenti anomali”.
L’ARTICOLO DI CRISTIAN BRUSAMONTI SU LIBERTA’
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