San Nazzaro di Monticelli: inaugurata la targa dedicata al partigiano “Orso”
12 Marzo 2023 04:58
“Orso” è tornato a casa. A 79 anni dalla sua morte, l’ispettore generale del comando delle brigate partigiane Garibaldi Antonio Carini, nome di battaglia “Orso”, è ritornato nel luogo che lo aveva visto nascere. È a San Nazzaro, comune di Monticelli, in una via che oggi porta il nome del combattente medaglia d’argento al valor militare: al civico 21 c’è una casa gialla che da ieri porta affissa una targa. Sopra il nome di Carini e l’effige come appare anche nel libro che il presidente dell’Anpi di Monticelli Mario Miti gli ha dedicato dopo anni di ricerche.
È proprio lui a invitare i nipoti di “Orso”, Cesare, Bruno e Dirce, a svelare la targa coperta da un drappo tricolore. Ieri mattina, al cimitero di San Nazzaro dove “Orso” è sepolto insieme ad altri due partigiani – Armando Chiappa e Armando Cattadori – erano presenti i sindaci di Monticelli Gimmi Distante e di Meldola Roberto Cavallucci con la presidente dell’Anpi del paese Paola Borghesi e gli studenti delle scuole medie. Presenti anche il vicesindaco di Castelvetro Pierluigi Fontana e i rappresentanti dell’Associazione italiana combattenti volontari antifascisti di Spagna.
Una mattinata, quella di ieri, partita con un applauso al cimitero dove i primi cittadini dei due paesi hanno omaggiato la tomba di Carini con una corona e salutato i due partigiani presenti, Mino Avogadri e Ugo Magnaschi. “Abbiamo cercato di togliere dall’oblio Carini – spiega Miti – e l’affissione di una targa sulla sua casa natale, con l’accordo di Lorena, Maria e Marco che attualmente ci abitano, è un modo simbolico per riportarlo fra noi, in quei luoghi in cui è potuto stare pochissimo”. A chiudere la mattina l’incontro a Monticelli con lo storico dell’università di Padova Santo Peli.
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