Carenze di organico in carcere, Delmastro: “Assunzioni e formazione”
20 Marzo 2023 13:51
“Il carcere di Piacenza non soffre il problema del sovraffollamento che è una delle piaghe del sistema penitenziario italiano. Ci sono però carenze di organico alle quali abbiamo dato una risposta attraverso la Finanziaria con 1000 extra assunzioni per la polizia penitenziaria e corsi di formazione per circa cinquemila persone nei prossimi anni”. Sono queste le prime dichiarazioni del sottosegretario Andrea Delmastro Delle Vedove al termine dell’incontro al carcere delle Novate con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali della Polizia penitenziaria e la dirigenza della casa circondariale guidata da Maria Gabriella Lusi. Il sottosegretario è stato accompagnato dal parlamentare piacentino Tommaso Foti.
In merito all’allarme lanciato dal Garante dei detenuti relativo ai suicidi, Delmastro ha spiegato che “il sovraffollamento è un problema invisibilizzante, ovvero nasconde altri problemi. Io sono convinto che per un trattamento degno di questo nome dobbiamo avere il pieno organico degli uomini e le donne della polizia penitenziaria e con questo si contrastano i disagi che ci sono all’interno dei circuiti detentivi”.
Proprio nella giornata di oggi è uscita l’intervista del sottosegretario alla Giustizia, Andrea Ostellari che per contrastare il sovraffollamento propone un bonus per le aziende che assumono detenuti.
“E’ una proposta da compulsare con attenzione – commenta il sottosegretario Delmastro -, io prima di tutto penso a italiani che cercano lavoro e che non hanno commesso reati. Noi abbiamo un’altra proposta in campo, quella per i detenuti tossicodipendenti che potrebbero espiare la pena in comunità terapeutiche protette. Abbiamo affinato la proposta legislativa e interloquiremo con il terzo settore. Noi vogliamo consentire una vera rieducazione che per le persone tossicodipendenti parte dalla disintossicazione”.
Il sottosegretario indica nel lavoro la via da seguire e parla di esempi positivi che arrivano proprio dal carcere di Piacenza. “Qui c’è un ottimo call center – ha dichiarato – il lavoro è la prima forma di rieducazione”.
Le organizzazioni sindacali della Polizia penitenziaria, in generale in Emilia-Romagna hanno fatto presenti altri problemi. “Ho garantito che entro dicembre avremo direttore e comandante per ogni istituto – ha spiegato Delmastro -. Stiamo definendo i protocolli per gli eventi critici. Sulle rivolte, stiamo preparando gruppo di pronto intervento con un mediatore e dotazioni e formazione specifica come in Francia, abbiamo scoperto che questo modello ha abbattuto le rivolte. Per le dotazioni abbiamo già ordinato abbiamo scudi e kit antisommossa e guanti antitaglio”.
Il sottosegretario ha fatto sapere che grazie all’interessamento dell’onorevole piacentino Tommaso Foti entro il 2023 verrà depositato un progetto da un milione di euro per l’efficientamento energetico del carcere di Piacenza.
“E’ stata una visita positiva – ha aggiunto Foti – le osservazioni delle organizzazioni sindacali sono pertinenti e vi è stata collaborazione. Il sovraffollamento è rientrato in una questione fisiologica”.
Gennaro Narducci, segretario regionale di Upps ha espresso soddisfazione sull’esito dell’incontro. “Ci siamo soffermati su una problematica importante – ha aggiunto – quella delle Rems (Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza). Le strutture sono sature a livello nazionale, in Emilia Romagna ne abbiamo solo tre. Abbiamo chiesto di valutare la possibilità di avere una Rems a Piacenza perché abbiamo un reparto con detenuti psichiatrici di difficile gestione. Abbiamo evidenziato che il personale non ha formazione per contenere detenuti violenti. C’è stata la promessa di valutare altre aperture di Rems”.
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