Cinquecento piacentini affetti da sclerosi multipla. Gloria, la diagnosi a 22 anni
23 Marzo 2023 23:00
Gloria ha 27 anni. Fino a cinque anni fa non era mai andata in ospedale neppure una volta. Poi accade che un pomeriggio le si annebbia la vista. Poche ore dopo avverte un formicolio strano alla gamba. Va al pronto soccorso e la diagnosi è una: sclerosi multipla. Gloria Leppini ha scoperto così di essere malata e oggi la sua pagina “Gloconlasclerosi” su Tiktok e Instagram contribuisce a raccontare come si possa vivere la malattia.
La storia di Gloria è stata raccontata nella puntata di “Star bene” condotta dalla giornalista Marzia Foletti e andata in onda su Telelibertà: il focus è stato appunto la sclerosi multipla che a Piacenza conta circa 500 casi. Un ruolo importante, nella conoscenza e nella sensibilizzazione verso la malattia, lo ricopre l’Aism locale, che attualmente ha più di cento soci ed è guidata da Dario Inzani. Alla trasmissione anche lui ha partecipato insieme alla vicepresidente Miriam Stefanoni, al neurologo Paolo Immovilli, alla fisiatra Malekahmadi Yassamin e all’oncologo e presidente nazionale di Cipomo Luigi Cavanna.
A loro il compito di delineare “una patologia complessa che – come spiega Cavanna – negli ultimi dieci anni ha registrato un aumento di casi”. “Una patologia – gli fa eco Immovilli – su cui incidono i fattori genetici per il 15 per cento, ma ci sono anche fattori di rischio comportamentali”. “La sclerosi multipla mi è stata diagnosticata 16 anni fa quando ho partorito – spiega Stefanoni che è anche garante per i diritti della persona disabile – il momento della diagnosi è stato il più difficile perché ti crolla il mondo addosso. Ma le difficoltà ci sono anche nella vita di tutti i giorni”.
“Per questo – sottolinea Inzani – l’attività dell’associazione è importante”. “A fronte di uno spettro ampio di quadri clinici cambiano anche gli approcci che sono differenziati in base al malato” spiega Yassamin.
Al di là di questo, un ruolo importante – e sia Stefanoni sia Leppini lo dimostrano – lo gioca anche la tempra: il “combattere con il cuore leggero” di una e “la consapevolezza che il tempo bello va vissuto fino in fondo” dell’altra certo non curano la sclerosi multipla. Ma aiutano ad affrontarla, giorno dopo giorno.
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