Claudio, da 40 anni in dialisi: “Ce l’ho fatta e dico grazie, ora vivo un giorno alla volta”
07 Aprile 2023 17:34
“Ce l’ho fatta, sono qua. E dico grazie a medici, infermieri e oss”. Così Claudio Cella ha festeggiato oggi quarant’anni di dialisi all’ospedale di Piacenza. Quasi mezzo secolo di vita in cui il paziente si è sottoposto al trattamento per rimuovere le scorie prodotte dall’organismo e l’eccesso di liquido dal sangue a causa della funzionalità renale compromessa. Oltre 20mila ore attaccato a un piccolo tubo per la terapia contro l’insufficienza renale. “La dialisi – racconta il 59enne, impiegato pubblico in pensione – mi ha insegnato a vivere la vita un giorno alla volta e, soprattutto, a non perdere mai l’ottimismo. Ogni problema di salute, per me, poteva essere fatale, eppure sono ancora qua. Un tempo il benessere durante la dialisi era raro, adesso invece succede il contrario”. Un trattamento che permette di sopravvivere, ma “pretende qualcosa in cambio”: rinunce nella quotidianità, nessuna vacanza così da non interrompere il ciclo costante di tre terapie alla settimana, le ripercussioni alle ossa e al cuore.
Cella è stato dunque applaudito nel reparto di Nefrologia alla presenza del direttore sanitario dell’Ausl di Piacenza Andrea Magnacavallo, il primario Roberto Scarpioni e la coordinatrice infermieristica Simona Lascani. “In città e provincia – spiega Scarpioni – gli ospedali seguono circa 185 pazienti in dialisi, oltre a 35 raggiunti a domicilio. In genere il trapianto è la prima soluzione per le malattie renali, purtroppo però non risulta possibile per tutte le persone”.
Ecco l’intervista del Tgl a cura di Thomas Trenchi
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