“Ho fatto il mio dovere”: in Fondazione il documentario sul partigiano Cravedi
14 Aprile 2023 11:07
“Non sono stato un eroe, ma da partigiano ho fatto il mio dovere. E a voi dico solo di non tradire la Resistenza”. Renato Cravedi compirà 97 anni fra qualche mese. 78 anni fa per tutti era Abele, il partigiano prima affiliato alla brigata della Stella Rossa e poi passato fra i ribelli guidati dal comandante Ludovico Muratori. “Il mio comandante” lo chiama ancora, parlando nell’auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano dove tanti sono venuti per assistere alla prima proiezione del documentario dedicato a Cravedi. “Una bella giornata” è il titolo del lavoro realizzato da Mauro Ferri e Gianni Cravedi in 7 anni di interviste e giri per gli Appennini, da Monticello a Pradovera, nei luoghi in cui Cravedi fu partigiano.
“Quello che ero lo avete visto – spiega alla fine della proiezione preceduta dagli interventi del vicepresidente della Fondazione Mario Magnelli e del presidente provinciale dell’Anpi Romano Repetti e dalle letture di Sara Marenghi e Cristina Spelta tratte da “Il partigiano Johnny” di Fenoglio accompagnate alla chitarra da Roberto Selvatici – ma una cosa ve la dico: non tradite la Resistenza. Sono caduti in tanti allora per la libertà che è la cosa più bella che esista. La democrazia è la cosa più meravigliosa. Cercate di mantenerla questa libertà. Io non sono stato un eroe, ma da partigiano ho fatto il mio dovere”.
“La lotta di liberazione fu soprattutto una lotta per restare vivi – fa notare Ferri – ce lo racconta Fenoglio e anche Renato: restare vivi contro una natura ostile, contro i nazifascisti che sparavano. Ma soprattutto mantenere viva la dignità”.
“Per me avere una testimonianza diretta e un punto di riferimento come lo zio Renato e lo zio Mario (già presidente dell’Anpi) è prezioso – sottolinea Cravedi – è una fortuna che condivido attraverso questo documentario”.
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