“Un tuffo nel Trebbia”: il progetto degli studenti per i turisti francofoni
02 Maggio 2023 15:37
‘Un tuffo nel Trebbia. La promozione turistica del territorio di Bobbio e dell’Alta Val
Trebbia a destinazione dei turisti francofoni’ è il progetto dell’Istituto Tecnico Commerciale San Colombano di Bobbio. Ideato dal professor Andrea Alessandrini, docente di francese il progetto ha visto protagonista la classe 4^AFM (Amministrazione,
finanza e marketing), la quale ha accolto e intervistato, tra febbraio e aprile 2023, 11
interlocutori che si occupano, a vario titolo e più o meno direttamente, di
comunicazione turistica, marketing territoriale o turismo in Val Trebbia.
“L’idea iniziale è stata quella di rendere studenti e studentesse attori in prima
persona, non solo, del proprio apprendimento, ma anche della e nella propria comunità, gettando un ponte tra scuola e territorio, e, quindi, tra il loro presente scolastico e il loro avvenire formativo e professionale, nell’ottica dell’orientamento in uscita – spiega l’insegnante – Secondariamente, l’obiettivo era fare qualcosa per un territorio troppo spesso bollato – senza appello – come una delle tante ‘aree interne’ del nostro Paese, espressione che reca con sé il fastidioso sottotesto di una condanna inesorabile allo spopolamento”.
È così che rappresentanti istituzionali, come la vicesindaco di Bobbio – con
delega al turismo – Simona Innocente, o Roberta Valla, assessore a cultura e
turismo del Comune di Travo, ma anche di enti pubblico-privati (‘GAL del Ducato’),
associazioni (Pro Loco ‘Quelli che Pontano’, ASD ‘Rock and Rivers’), media locali
(Settimanale ‘La Trebbia’), imprese e professionisti (‘Cooltour’, ‘Antico Mulino di
Ottone’, ‘Parco Avventura Valtrebbia’, ‘Valtrebbia Experience’, Lisa Pagani – G.A.E. -,
‘Cantina Vitivinicola Stefano Magistrati’) si sono sottoposti, con generosità e
competenza, alle domande degli alunni e delle alunne dell’Istituto Tecnico
Commerciale, permettendo di creare un podcast di interviste, riascoltabili in
qualsiasi momento tramite la piattaforma Spreaker.
“Il progetto rientra nei Patti Educativi di Comunità, un protocollo di intesa che da
anni l’Istituto Omnicomprensivo di Bobbio porta avanti in collaborazione con
amministrazioni, privati, imprese, terzo settore e famiglie del territorio’ ha illustrato la
professoressa Ernestina Bosoni, insegnante di economia aziendale e referente di tale
percorso all’interno del polo scolastico della Val Trebbia. “Abbiamo chiamato a
raccolta, attorno alla scuola e, tramite essa, simbolicamente, ai giovani e al futuro della
comunità tutta, diversi stakeholder del marketing territoriale e del turismo della vallata, che magari collaborano già tra loro in modo più o meno estemporaneo, per cercare di avere un quadro complessivo di ciò che si fa in ambito di comunicazione turistica e turismo, di quali siano i punti di forza e di debolezza, nella speranza di gettare il seme di una futura sinergia che vada a tutto vantaggio della valle e delle sue enormi
potenzialità’ argomenta la referente di plesso della scuola secondaria di secondo
grado di Bobbio, professoressa Augusta Mazzolini, docente di economia aziendale.
E difatti, la ricognizione operata dagli studenti superiori di Bobbio ha
consentito di andare ben al di là dell’associazione spontanea, ma molto riduttiva,
‘Bobbio e Val Trebbia = fiume Trebbia e turismo balneare’, suggerita, in modo quasi
provocatorio, dal titolo del progetto, che, svoltosi nelle ore curricolari di lingua
francese, ha avuto un focus specifico su come attrarre turisti francofoni nella ‘valle
più bella del mondo’, secondo la definizione che ne avrebbe dato Ernest
Hemingway.
“Molteplici sono le risorse di questo territorio appenninico da far conoscere e
apprezzare, oltre alle acque del fiume Trebbia, sempre più minacciate dagli effetti del
cambiamento climatico. Enogastronomia, vestigia religiose, patrimonio storico-artistico
e architettonico, sport outdoor, natura e paesaggio, cultura, festival, sagre ed eventi:
altrettante sfaccettature capaci di intercettare profili di visitatori molto diversi, nella
direzione di un turismo meno stagionale e fatto di soggiorni più lunghi, a patto che si
intervenga sulla carenza di posti letto e di strutture ricettive” è l’analisi consegnata al
microfono degli allievi del San Colombano da Gabriele Balordi, fondatore del
portale online ‘Valtrebbia Experience’, ideatore del sito turistico del Comune di
Travo ‘Travo e le 2 Pietre’ e consulente in ambito comunicazione e marketing,
specializzato nel marketing territoriale.
A conclusione del progetto, nel corso del mese di maggio prossimo, gli alunni
e le alunne della classe 4^AFM, dopo aver tradotto le interviste in lingua francese e
averle pubblicate sul blog dedicato, si caleranno nei panni di creativi di un’agenzia
di comunicazione e marketing, dando vita a una campagna di manifesti per la
promozione turistica di Bobbio e della Val Trebbia, indirizzata a una popolazione
turistica internazionale di lingua francese.
“Grazie alle interviste, non solo abbiamo conosciuto realtà vicine a noi, che magari
non conoscevamo, ma ci siamo anche resi conto del grande potenziale dell’attrattività
turistica della nostra vallata e di quanto, nonostante tutti gli sforzi messi in campo e i
bei risultati fin qui raggiunti, come il primo posto di Bobbio al concorso televisivo di
Rai3 ‘Borgo dei Borghi 2019’, ci sia ancora molto lavoro da fare, che potrà tradursi anche
in opportunità occupazionali per il nostro futuro qui”, commenta entusiasta un alunno
della penultima classe della scuola superiore. Gli fa eco una compagna, trasognata:
‘Chissà che, riuscendo a dare seguito e sostanza al nostro progetto e creando una solida
collaborazione tra enti diversi, in Val Trebbia non si avrà l’occasione di sentir parlare,
in un futuro prossimo, con tanti accenti regionali e dialettali diversi, o addirittura in
lingue diverse, come il francese, l’inglese, il tedesco, lo spagnolo, l’olandese… Grazie alle
interviste, abbiamo appreso che oggi la popolazione internazionale in arrivo in Val
Trebbia – in particolare francofona – è piuttosto residuale, sebbene il volume di ricerca
su Google di parole-chiave come ‘Bobbio’, ‘Trebbia’ o ‘Pietra Parcellara’, sia importante,
anche all’estero. Sarebbe di sicuro uno sprone in più per lo studio delle lingue straniere a scuola” Non esattamente una goccia nel mare (o, meglio, nel fiume), quindi, ma
l’inizio concreto di un percorso, che potrà essere proseguito anche nei prossimi
anni scolastici, per valorizzare la scuola e i suoi studenti e, con essi, il territorio e la
comunità di appartenenza.
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