L’Hospice Casa di Iris protagonista a Nel Mirino: “In arrivo una nuova struttura”
12 Maggio 2023 23:00
La Casa di Iris si amplia. Lo fa fra qualche settimana, all’inizio di giugno, quando proprio a fianco dell’hospice verrà posizionata una struttura che fungerà sia da sede legale sia da casa dei volontari. Lo ha annunciato Sergio Fuochi, presidente dell’associazione “Insieme per l’hospice”, durante la trasmissione “Nel mirino” condotta dal direttore di Telelibertà e Liberta.it Nicoletta Bracchi e in onda su Telelibertà.
“Alcune pratiche sono già state avviate e all’inizio di giugno procederemo con la posa della struttura che è in legno coibentato – spiega – è un manufatto realizzato interamente da imprese piacentine (ringraziate in trasmissione) su progetto della geometra Paola Gazzola: il costo complessivo è di 350mila euro che comprende anche la manodopera prestata dalle aziende gratuitamente o a costi agevolati”. Posizionata su un’area di 1600 metri quadri donati alla Casa di Iris, la struttura diventa a tutti gli effetti la sede della Fondazione “La Casa di Iris onlus” e dell’associazione “Insieme per l’hospice”.
La trasmissione di Telelibertà ha offerto l’occasione di ripercorrere la storia dell’hospice cittadino attraverso diverse voci: oltre a quella di Fuochi, anche quelle del sindaco di Piacenza Katia Tarasconi, del presidente della Fondazione di Piacenza e Vigevano Roberto Reggi e di Valter Bulla, commerciante e imprenditore fra i massimi sostenitori dell’hospice attraverso le numerose iniziative di beneficenza che promuove.
“La Casa di Iris nacque dal piano strategico della provincia di Piacenza che all’unanimità lo aveva riconosciuto come il progetto più significativo – ricorda Reggi – doveva essere un progetto di comunità: iniziammo a lavorarci nel 2007: come Comune conferimmo l’area, facemmo una gara, riuscimmo ad appaltare i lavori nel 2010 e in tempi record, nel 2011, inaugurammo la struttura. E’ un sogno che si è realizzato, l’opera più importante del mio secondo mandato”.
Ben la ricorda anche Tarasconi, presente all’inaugurazione di allora come assessora: “Ci rendevamo già conto allora che fosse un’opera importantissima, la più importante di un mandato che era in scadenza – spiega – e lo è anche oggi: la Casa di Iris è di tutti i piacentini, anche se il grosso del lavoro viene fatto dai volontari”.
Importante è anche l’impegno di chi, come Bulla, da sempre organizza iniziative per sostenere l’hospice cittadino: “Anche nelle cene benefiche che organizziamo cerchiamo subito di capire quanto abbiamo raccolto – spiega – è una questione di trasparenza verso i cittadini. Una trasparenza che ha sempre contraddistinto la storia della Casa di Iris”.
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