Co-housing per l’autonomia delle persone con fragilità mentali. “Sfida coraggiosa”

17 Maggio 2023 12:52

Co housing, abitare insieme per consentire alle persone con fragilità mentali di vivere nella comunità in maniera indipendente. Abitare insieme per uscire dall’istituzionalizzazione. Abitare insieme per affermare se stessi nella società, anche in modo supportato da operatori esperti.

Un anno fa il primo convegno organizzato da Ausl Piacenza, Comune di Piacenza e Asp Città di Piacenza in collaborazione con SIDiN (Società Italiana per i Disturbi del Neurosviluppo) e TeatroGiocoVita. Allora il titolo era l’housing sociale: valori, caratteristiche, prospettive. Oggi, quasi 365 giorni dopo, l’appuntamento si rinnova con gli stessi promotori, alzando l’asticella di sfida parlando di nuove prospettive ed nuove esperienze per dare vita a inediti spazi di possibilità.

Il teatro Filodrammatici a Piacenza ha ospitato il convegno dedicato al Cohousing e all’housing sociale moderato da Claudia Marabini dello studio Analisi Psico-Sociologica di Milano e Corrado Cappa, direttore di Psichiatria di collegamento e inclusione sociale dell’Ausl di Piacenza. Durante la giornata interverranno Cristiana PeregoeAngela Pavesi del dipartimento di Architettura, Ingegneria delle costruzioni e ambiente costruito del Politecnico di MilanoGiampaolo Nuvolati del Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università Bicocca di Milano; Fabrizio Giorgeschi, responsabile Disabilità Intellettive gravi all’Istituto Agazzi di Arezzo e membro del SIDiN; Andrea Masante, responsabile sviluppo e progetti a Gèrico impresa sociale Cooperativa di Novara; Patrizia Ceroni, direttore Programmi psicopatologici e governo clinico dell’Ausl di Parma e Barbara Carillo, tecnico della riabilitazione psichiatrica dell’Ausl di Parma

“La volontà che portiamo avanti con Brunello Buonocore, responsabile Servizio disabilità e fragilità sociale Asp Città di Piacenza – sottolinea Cappa – è di rendere questo convegno uno strumento di monitoraggio costante per stare al passo con una realtà in continua evoluzione. Il cohousing è una sfida coraggiosa che vogliamo affrontare su due livelli di riflessione e progettazione: dal punto di vista culturale e sociale, come strumento di supporto alle persone con fragilità mentale di varia natura che possono trovare nell’housing sociale una via di indipendenza, ma anche come necessaria via per evitare di convogliare le persone fragili in strutture residenziali. È fondamentale in entrambi i piani una stretta collaborazione con i professionisti chiamati alla valutazioni del gruppo di convivenza e alle modalità della stessa. Ancora una volta non si tratta di costruire case per i disabili, ma di progettare realtà credibili per le persone con disabilità nella prospettiva di un modo di “abitare” secondo l’housing sociale: dal vivere da soli al vivere in gruppo, sempre supportati e guidati, ma indipendenti e immersi nella società”.

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