Un piacentino a Pamplona alla corsa dei tori per la festa di San Firmino

14 Luglio 2023 02:42

I buoni libri ti si appiccicano addosso, sedimentano, maturano e dopo anni riemergono all’improvviso con la loro forza. Non si può sapere quando, ma accade. Walter Bozzarelli il 7 luglio ha partecipato alla festa di San Firmino nella città della Navarra, resa celebre dal romanzo di Hemingway e meta ogni anno, dal 6 al 15 luglio, di migliaia di persone che vogliono respirare l’adrenalina della corsa insieme ai tori nel famoso encierro, la corsa fianco a fianco con il toro fra le vie medievali di Pamplona: 850 metri che hanno come punto di arrivo l’arena.
“Spinto da quelle letture e ormai raggiunti i 60 anni – spiega Bozzarelli – non restava più molto tempo per partecipare alla corsa dei tori, esperienza che sognavo da sempre”. Per raggiungere Pamplona in moto ha impiegato due giorni e mezzo, percorrendo strade interne e statali, mettendo in fila la provincia di Asti, quella di Cuneo, il Colle dell’Agnello per superare la frontiera, e una volta arrivato Oltralpe la Provenza e il sud della Francia, quindi Carcassonne, Pau, per giungere nei Paesi Baschi e a Pamplona.  Uscire indenni dall’encierro è questione di bravura, ma avere la fortuna dalla propria parte può servire. “Oggi ci sono molte più persone che partecipano, bisogna essere un po’ fortunati: se corri davanti al toro devi guardare l’animale, ma anche gli uomini che si trovano di fronte a te. Se non lo si fa, il rischio è di inciampare e di vedersi passare sopra un’intera mandria”.

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