Dopo 45 anni Fantigrossi restituisce il sigillo da notaio: “Una vita tra atti e cavalli”

22 Luglio 2023 04:44

Oltre 800 volumi tra gli scaffali. Ben quarantamila atti rogati: procedure private e pubbliche, fondazioni di società, vendite, mutui, convenzioni, testamenti e non solo, che raccontano la trasformazione di un’intera città nell’ultimo mezzo secolo. Eppure il notaio Amedeo Fantigrossi, che quei documenti li ha siglati uno ad uno, resta convinto di una cosa: “Cambiamenti? No, Piacenza è sempre la stessa. È una realtà statica, per non dire dormiente. Non a caso, il nostro territorio registra il livello più basso di attività economica per gli uffici notarili in tutta l’Emilia-Romagna”. Riflessione che Fantigrossi condivide in un momento cruciale per la sua carriera: lo scorso 14 luglio, nel giorno del suo 75esimo compleanno, il notaio è andato ufficialmente in pensione. “A breve restituirò il mio sigillo notarile dopo 45 anni di attività” spiega il professionista piacentino, sposato con due figli, appassionato di vela ed equitazione, membro della squadra olimpica a Monaco nel 1972 e campione italiano per il completo di equitazione, disciplina che comprende prove di addestramento, salto a ostacoli e corsa in zone rurali.

“Il mio debutto come notaio risale al 1978 – racconta – dopo gli studi in Giurisprudenza all’università statale di Milano, avevo due possibilità: questa o l’avvocatura. Non avevo un’idea precisa sul mio futuro, mi interessavo di più all’equitazione”. Il primo atto rogato? “Si trattava di un testamento segreto. Nel mio vecchio studio in via Verdi, la persona interessata me lo aveva consegnato in busta chiusa, che avevo provveduto a cucire e sigillare con la ceralacca in modo che nessuno potesse aprirla. In questi casi, nemmeno il notaio conosce il contenuto”.

Mezzo secolo di attività notarile riassume anche mezzo secolo di storia piacentina attraverso gli atti siglati nel suo studio. “Negli anni Ottanta – dice il notaio – seguii la pratica della convenzione edilizia per il comparto artigianale di via Caorsana, un angolo di città che ha cambiato volto”. Ai giovani notai, Fantigrossi consiglia “molta pazienza e altrettanta costanza, poca fretta di volersi affermare. Quello arriva col tempo”.

L’INTERVISTA COMPLETA A CURA DI THOMAS TRENCHI:

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