Danni a colture e vigneti, le testimonianze degli agricoltori: “Notte da incubo”
26 Luglio 2023 10:36
“Una notte da incubo per l’agricoltura piacentina”. Lo definisce così, Confagricoltura Piacenza, il temporale che nella tarda serata di martedì 25 luglio si è scatenato sul Piacentino, causando numerosi danni – oltre ad allagamenti e alberi abbattuti – anche alle colture e ai vigneti.
“Ha preso mezza provincia, da Gossolengo a I Vaccari, a Fossadello – riferisce Stefano Repetti che conduce con i fratelli le aziende Terre della Valtrebbia e Podere Mangialupo all’inizio della Val Trebbia -. Al momento si fatica a fare la stima dei danni, che sembra comunque essere attorno al 60% di raccolto perso. Ci sono danni da grandine, su pomodoro e zucche, ma anche da vento. Tutto quello che era in campo è danneggiato”.
“Mi sto rendendo conto ma non riesco a quantificare – commenta Maria Teresa Vegezzi dell’azienda Il Partitore di Gossolengo -. I frutteti sono tutti colpiti; la grandine era grossa e il vento fortissimo. Addirittura è stato divelto un filare lungo circa 200 metri di uva da tavola con i pali di cemento. I frutti sono distrutti dalla grandine. Pesche, zucchine: un disastro”.
A Gragnano, Gragnanino, Tavernago si rilevano danni su mais, come riferiscono a Confagricoltura Piacenza Luciano Opizzi e Matteo Bersani delle aziende Opizzi e Il Chioso. “Il mais pronto da trinciare nel giro di una settimana è danneggiato – spiega Bersani –, più dal vento che dalla grandine che era intensa ma piccola. Il vento ha spezzato le piante all’altezza della pannocchia. Faticheremo per trinciarlo e recuperarlo, almeno in parte. Tutto sommato – si consola – rispetto allo scorso anno sono stato graziato: quest’anno i pannelli del fotovoltaico si sono salvati”. Bersani è colpito dalla velocità con cui si è sviluppato il tutto: “E’ andata via la corrente un’oretta, poi in 10 minuti il finimondo”.
Danni sulle colture anche a Mottaziana e a Casaliggio. A Seminò Simone Civardi e a Ziano Giammarco Rossi (dell’azienda vitivinicola La Cuccagna), riportano invece una situazione tutto sommato ancora sotto controllo con danni lievi da grandine mista ad acqua e vento. “Il tempo faceva davvero paura – racconta Rossi – per fortuna è andata meglio rispetto alla tromba d’aria dello scorso anno. Dove è caduta la grandine stanotte l’acino ha segnato e si è spaccato, ma dovrebbe essere in gradi di rimarginare. Diciamo che per adesso i danni sono lievi e sui grappoli esposti”. Zone più colpite sembrano essere quelle di Creta e Fornello.
“Non c’è una bella situazione – conclude Stefano Repetti -; non era prevista e non c’era alcuna allerta nella serata e nella notte. Avevano segnalato qualche rischio marginale ieri in mattinata, ma non il disastro di stanotte. Ci eravamo illusi di averla schivata, ma quando fai il nostro lavoro è così, si conteranno i danni alla fine”.
Come accade in questi casi, i danni si registrano a macchia di leopardo e Confagricoltura Piacenza sta procedendo alla mappatura invitando gli associati sia a segnalare l’accaduto agli uffici, sia effettuando la segnalazione sommaria di danni subiti attraverso il portale della Regione Emilia-Romagna.
© Copyright 2024 Editoriale Libertà
NOTIZIE CORRELATE