Iren, utile in crescita dell’8% rispetto al 2022. Superata quota 10mila dipendenti
27 Luglio 2023 14:38
Il consiglio di amministrazione di Iren ha approvato oggi i risultati consolidati al 30 giugno 2023. Il dato più significativo è rappresentato dalla crescita dell’Ebitda, pari a 606 milioni di euro (+8% rispetto al primo semestre 2022). Aumentano anche gli investimenti tecnici dedicati allo sviluppo di nuove fonti rinnovabili, all’ampliamento della capacità impiantistica di trattamento rifiuti, alla resilienza delle reti di distribuzione idrica ed elettrica e ai progetti di efficientamento energetico per un totale di 515 milioni di euro (+12%). In crescita l’utile netto di gruppo, pari a 143 milioni di euro (+4%). L’incremento temporaneo del capitale circolante netto e gli investimenti realizzati nel periodo hanno contribuito alla crescita del debito netto (+17%).
Infine, si segnala un ottimo risultato degli indicatori di performance Esg (+35% di materia recuperata, +67% di produzione di biometano, raccolta differenziata pari al 71%) e un aumento dell’organico a 10.897 dipendenti (+1.552 persone rispetto al 30/06/2022).
“Approviamo oggi dei brillanti risultati frutto della capacità di Iren di progredire rapidamente al raggiungimento degli obiettivi del Piano Industriale: la forte crescita dell’Ebitda del +8% e l’incremento degli investimenti del +12% consentono l’innalzamento della guidance sul fine anno del +10%. – dichiara Luca Dal Fabbro, presidente esecutivo di Iren –. Gli investimenti attesi per il 2023, pari a 1,3 miliardi di euro, sono principalmente finalizzati ad efficientare e ad incrementare la qualità dei servizi offerti e ad ottimizzare il mix produttivo, rendendolo ancor più sicuro e sostenibile, e assicurando a Iren una maggiore resilienza di fronte a qualunque scenario evolutivo”.
“Prosegue il percorso di crescita del gruppo Iren in linea con gli obiettivi Esg di Piano, basati su un incremento del valore percepito da tutti gli stakeholder –afferma Moris Ferretti, vicepesidente esecutivo di Iren – la riduzione degli impatti ambientali delle attività industriali, l’ulteriore incremento della qualità dei servizi per i clienti dopo la crisi energetica del 2022 anche attraverso lo sviluppo di comunità energetiche, la forte attenzione ai fornitori in uno scenario inflattivo complesso e l’impegno verso i territori con l’incremento dell’organico di Iren di oltre 1.500 persone hanno caratterizzato gli ultimi 12 mesi”.
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