Addio a Tonelli, maestro dell’incisione: oltre 500 lastre in trent’anni di passione
24 Agosto 2023 02:30
“Scelgo gli alberi come soggetti perché gli alberi siamo noi. Molti di quelli che compaiono nelle mie incisioni non ci sono più”. In un incontro-intervista dello scorso dicembre, fra le mura del suo studio di via Garibaldi, Roberto Tonelli parlava così della sua arte, dei suoi lavori, del suo impegno. Fa un certo effetto ricordarlo oggi che lui non c’è più, mancato a 80 anni dopo anni di malattia combattuta con tenacia e con l’ironia gentile che lo ha sempre contraddistinto.
Alla Porta del Cielo chi lo ha conosciuto si è ritrovato per un ultimo saluto: un commiato non religioso perché Tonelli si definiva “profondamente laico, meglio ateo”, lui che ricordava quando “da piccolo andava a bussare alle porte delle case insieme agli zii partigiani per vendere “Vie nuove” e “L’Unità””.
Bolognese di nascita, a Piacenza era arrivato nel 1969 insieme alla moglie: lavorava come assistente sociale quando a cinquant’anni scoprì l’incisione. “Il marito di una collega voleva iscriversi a un corso di incisione all’istituto Gazzola, lo accompagnai: lui non si iscrisse, io sì. Quel giorno nacque un grande amore” aveva spiegato durante l’intervista. Un amore che in trent’anni lo ha portato a realizzare 530 lastre. Dall’amore per sua moglie – smisurato anche quello, fino alla morte di lei nel 2012 – sono nati Tomaso e Lorenzo.
Tutti ricordano le sue “mostre-non mostre” nella saletta di vicolo Sant’Ilario dove Tonelli organizzava una specie di asta benefica a sostegno di diverse associazioni del territorio con le sue sculturine fatte di filo di ferro, legno, carta (presenti anche ieri alla Porta del Cielo): piccoli capolavori di ingegno, come lo erano “Il nuovo e molto dilettevole gioco dell’oca” da lui realizzato con tanto di cartella allegata e bottoni per giocare e i libri della Stamperia della luna nel pozzo, la piccola casa editrice da lui creata. “Ho avuto una vita veloce, anzi intensa” aveva detto in quell’incontro a dicembre. E veloce e intenso era il suo pensiero, la sua energia, il suo sguardo acuto sul mondo. Quelli continueranno a vivere nel ricordo di chi ha conosciuto Roberto Tonelli.
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